Quando un gigantesco “ Vota Eugenio” lungo 500 metri è apparso su Monte Morello stile collina di Hollywood, anche quelli del Pd si sono arresi. Dopo aver censurato il supermega poster alla Fortezza, e bocciata l’idea che Giani sostituisse David Beckham nella pubblicità di intimo maschile, tutti hanno alzato bandiera bianca davanti all’invasione degli ultragiani. Rinfreschi, inaugurazioni, tuffi in Arno, sci d’acqua sul Mugnone e selfie a pioggia. Il più gettonato è quello di Eugenio Giani che si fotografa con Eugenio Giani (anche Renzi ci aveva provato ma, ne era uscita fuori una foto con Verdini). E mentre in Toscana prende il via la campagna elettorale, una specie di sequel del circo di Moira Orfei, il premier incontra Obama alla Casa bianca. Un faccia a faccia che chiarisce le idee al presidente Usa a proposito dei grandi dubbi ancora irrisolti. Del tipo: ma i’ Gomezze è quello vero o è un manichino? Rignano fa provincia? Quanto tempo serve, a Firenze, per districare una bici da una rastrelliera affollata? I due si sono salutati brindando con un Tavernello di Montalcino (per via della spending review) e Obama ha congedato il premier italiano con una frase che lo incorona uomo forte dell’Europa. «Bona, ora vò a giohare a golf coi Giani ». Ubi maior.
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Il Tavarnello di Montalcino e quel poster di Babakarren
La domanda di Firenze: ma i’ Gomezze è quello vero o è un manichino? L’articolo di Ferrara
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