Le dichiarazioni di Emiliano Fossi, sindaco di Campi Bisenzio, su Facebook, in seguito all'attacco frontale ricevuto dal collega Dario Nardella in mattinata sul nuovo stadio della Fiorentina. Clima sempre più incandescente:
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Fossi risponde a Nardella: “Dopo anni di incertezze noi offriamo una proposta rapida e proficua, deciderà Commisso”
La tensione in merito alla questione nuovo impianto sportivo sale vertiginosamente
Leggo che il sindaco di Firenze Dario Nardella ha dichiarato che si batterà in tutti modi contro lo stadio a Campi. Sono dichiarazioni sorprendenti da parte di chi guida la Città Metropolitana.
Nessuno di noi lavora contro lo stadio a Firenze, non è una competizione tra sindaci ma un problema da risolvere insieme per il bene del nostro territorio. Noi Ci siamo resi disponibili - quindi - per offrire alla nostra squadra di calcio e alla nuova società di Rocco Commisso l'opportunità di uno spazio adeguato per realizzare una struttura così importante in tempi rapidi e con grande beneficio per la Viola.
Ci sono più opzioni e liberamente decideranno, come è giusto che sia.
Certo la Fiorentina non può continuare nell’incertezza, sono anni che si parla dello stadio, società e tifosi non possono stare a aspettare ancora, noi abbiamo solo messo sul tavolo un’opportunità che garantisce tempi rapidi e spazi adeguati. Chi guida un territorio vasto e importante come la Città Metropolitana dovrebbe rifuggire tanto dal provincialismo quanto dal tifo: quella dello stadio non è una partita di calcio tra comuni limitrofi ma una grande opportunità per tutto il nostro territorio e per la Fiorentina, un patrimonio di tutti i tifosi. Nardella dice che vuole discutere insieme lo sviluppo infrastrutturale della Città Metropolitana: sono contento, noi ci siamo. Io stesso avevo lanciato la proposta - qualche giorno fa su Repubblica - di aprire un nuovo tavolo per lo sviluppo della Città Metropolitana che riguardi le infrastrutture, il lavoro, il benessere, tutto in chiave di sostenibilità.
Noi siamo pronti a farlo, rompendo però l’idea che ci siano figli e figliastri, territori cui devono essere assegnate funzioni sgradite ed altri cui devono essere assegnate funzioni di pregio.
Noi non siamo quelli dei no, basta vedere lo sviluppo delle imprese nei nostri territori, ma siamo stufi di essere considerati un luogo su cui scaricare solo i problemi.
Chiediamo rispetto e dignità. Costruire la Città Metropolitana vuol dire mettere a valore le potenzialità di tutti i territori non alcuni territori a servizio di altri.
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