«Per un attimo ho pensato che il mio ciclo si fosse esaurito». Nel giorno in cui Andrea Della Valle si interrogava sul suo futuro nel calcio, Vincenzo Montella chiudeva in maniera brusca la trattativa per un ritorno alla guida della Roma. Capita nella vita di incontrarsi al momento giusto. La nuova Fiorentina è nata nel giugno scorso dalla voglia di rivincita di due uomini che uscivano da piccole-grandi delusioni. Voltare pagina e ripartire. Più che uno slogan, una scelta strategica. Che ha condizionato quasi tutte le operazioni di una campagna acquisti chiusa con dieci milioni di attivo.
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Il ‘segreto’ è la voglia di rinvincita
Una Fiorentina ricostruita sulle forti motivazioni
Borja Valero e Gonzalo sono retrocessi con il Villarreal? Ecco pronte due maglie viola per cancellare subito questa umiliazione. L'Inter ha bocciato Viviano preferendo investire su Handanovic? Nessun problema: un bel quadriennale per il portierone cresciuto in curva Fiesole. E avanti così con Aquilani liquidato in fretta e furia dal Milan; Cuadrado «tradito» dall'Udinese dopo la splendida stagione nel Lecce; El Hamdaoui in guerra totale da due anni con l'Ajax e Pizarro ritenuto da molti esperti di mercato a fine corsa causa continui problemi fisici. La Fiorentina ha offerto loro il palcoscenico per una pronta rivincita. L'elenco di quelli che avevano buoni motivi per cancellare il passato e ricominciare da zero è ancora più lungo. Pensate, a esempio, a Ljajic dato per sicuro partente dopo il match di pugilato con Delio Rossi. La voglia di riscatto del giovane serbo ha convinto Montella che questo talento meritava un'altra opportunità e ora Ljajic è la migliore spalla possibile per Jo-Jo. O a Romulo che aveva già in tasca il biglietto di ritorno per il Brasile e che martedì notte è stato tra i più brillanti in mezzo al campo.
Durante Fiorentina-Juve si è avuto spesso la sensazione che la squadra viola avesse più «fame» dei bianconeri. Come se Montella fosse riuscito a rubare a Conte l'idea (che si può tradurre in furore agonistico) che ha permesso ai bianconeri di vincere l'ultimo scudetto e di diventare un punto di riferimento per il campionato. Eppure poteva essere complicato mettere insieme 9-10 giocatori nuovi, provenienti da culture calcistiche diverse. La parola «rivincita» ha compattato fin dal primo giorno lo spogliatoio. E la storia ha già altri capitoli in lavorazione. A fine agosto Andrea Della Valle, dopo il tradimento di Berbatov, aveva messo a disposizione dei suoi uomini mercato un pacchetto di milioni da utilizzare per l'acquisto di un attaccante. Purtroppo non c'era più il tempo per trovare l'uomo giusto. Ma quei soldi (8-10 milioni) saranno investiti durante il mercato di gennaio. Basta trovare il bomber giusto. Quello che ha qualche vendetta sportiva da consumare.
Luca Calamai - La Gazzetta dello Sport
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