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Il paragone storico: ecco il “Romanticismo viola”

C’è chi paragona la Fiorentina alla propria amante, chi la fa una vera e propria fede,una ragione di vita. Si tifa per vivere tra sofferenza ed esultanza, ma si vive …

Redazione VN

C'è chi paragona la Fiorentina alla propria amante, chi la fa una vera e propria fede,una ragione di vita. Si tifa per vivere tra sofferenza ed esultanza, ma si vive anche solo per tifare. Scelte profonde, di cuore, di chi ha la Viola nell'anima.

Paragonare il tifoso viola, il carattere che lo contraddistingue, ad un “romantico” del XVIII/XIX secolo può sembrare una pazzia, una vera e propria follia di chi ama troppo questo colore vivace. Ma è quanto può accadere a chi, seguendo un corso universitario di storia contemporanea, si distrae pensando alla squadra di Montella: un mix mentale inopportuno, il quale crea uno zibaldone di pensieri che alla fine sfociano in un teorema (quasi) serio e pieno di affetto. Il Romanticismo è un fenomeno ampio e complesso ma, cogliendo anche solamente quelle caratteristiche giuste che ci appartengono in parte, è possibile indicarne brevemente alcuni aspetti principali.

Il tifoso Viola con la V maiuscola, attribuisce una grande importanza a dei valori, privilengiandoli come un romantico:

L'Irrazionale, Amore e Passione.

Sentimenti veri, reali, illimitati, con tempi lunghissimi. Non siamo tifosi per comodo, è un rapporto denso e mai piatto, coinvolgente e mai privo di pathos.

La Natura.

La natura fa paura, ma quasi ci attrae: l'uomo ricerca spesso il contatto intimo con gli elementi naturali.

Pertanto i tifosi viola più impavidi vanno al Franchi nonostante la pioggia,il primo freddo. Proprio come contro la Lazio. “Sotto l'acqua forza viola alè”.

Il Viaggio.

Partire e viaggiare. Per dimenticare un dramma sentimentale, partecipare a “spedizioni” senza sapere bene l'esito. Sfidare il destino col brivido del rischio.

Così i gigliati seguono la squadra in trasferta. Ed il prossimo viaggio sarà delicato e scomodo, ma intrigante: di giovedì sera a Genova contro i grifoni per trovare una vittoria in trasferta che manca da Maggio.

Sublime.

L'assoluto crea nell'uomo un senso di panico e impotenza. Tale situazione genera nel romantico un piacere insensato, dove ciò che è indomabile e irraggiungibile diventa bello.

Così a Firenze si cerca di essere grandi nel nostro piccolo, non vogliamo essere mediocri e tale insoddisfazione ci porta ad andare oltre e altrove. E a Sognare.

Tempo.

Piccoli momenti compressi diventano lunghissimi, impregnandosi di straordinario significato. Tempi di sconfitte e di gioie. Malinconie e vittorie.

Perciò una Coppa Italia si trasforma in una Champions da ricordare nella storia per anni, e i bei gol (come quelli di ieri) hanno il sapore buono dove l'attimo di felicità si trasforma in infinito godimento.

Questa settimana si trasformerà in un “tuffo nella fede”: un tour de force, altre due partite, una dietro l'altra. L'imperativo è Credere. Per tornare a viaggiare in Europa con uno sguardo romantico.

ANDREA CARRAI