Cinque giorni di ritiro e poi il Genoa, prima tappa in salita verso il recupero della dignità. Il rullo-Juve ha spianato la Fiorentina, rapporti interni compresi. Il rischio retrocessione viene considerato concreto dai giocatori viola, l’oscenità dello 0-5 ha avuto almeno il merito di far scattare l’operazione salvataggio. (...) Per riuscire a fare questo — ecco l’accordo preso sabato sera dopo il ko contro la Juve — è passata la linea del «diciamoci sempre tutto in faccia, anche le cose peggiori, perché da ora in poi deve giocare solo chi corre di più». Chiamiamolo patto, oppure istinto di conservazione: l’obiettivo è quello di salvare la stagione e, già che ci siamo, anche le cosidette penne, la credibilità personale che ogni tanto torna a galla insieme alla scocciatura di affrontare i tifosi.
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Il patto tra i giocatori: “Ora diciamoci tutto”
Ritiro occasione per un chiarimento tra squadra e Rossi (COMMENTA)
(...) Comincia oggi il più lungo dei quattro periodi di «riflessione comune» proposti dagli stessi giocatori durante il campionato che ha depositato la Fiorentina in una posizione di classifica con 5 punti in meno rispetto all’anno scorso. Sarà il momento giusto anche per un chiarimento «tecnico» fra la squadra e Rossi. L’allenatore era così sconvolto, sabato sera, da aver manifestato ai giocatori la propria disponibilità a farsi da parte. Opzione respinta, anche nel nome della compattezza di fronte a una situazione che ha molti protagonisti negativi, e nessuno deve abbandonare la nave. I giocatori chiederanno a Rossi di semplificare gli allenamenti e puntare su un modulo che restituisca semplicità, ordine e distanze. In questo senso il preferito sarebbe il 4-4-2, l’assetto che più di ogni altro viene utilizzato quando ci sono problemi di equilibrio.
Angelo Giorgetti - La Nazione
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