news viola
Il pagellone VN: ATTACCO e MISTER
Pepito mostruoso, Cuadrado jolly favoloso. Male Ilicic, malissimo Matri.
GIUSEPPE ROSSI 9: Fenomenale Pepito. Decisivo fin dalle primissime partite, come se i due lunghissimi anni di stop non ci fossero mai stati. Senza Gomez, si è preso la Fiorentina sulle spalle senza permettersi quasi mai di tirare il fiato. E l'ha pagato caro. 16 gol in metà campionato, praticamente una rete a partita. Con l'apice di una tripletta alla Juve che è già un pezzo di storia viola. Un mostro, anche di umiltà. Uno così al Mondiale si porta anche al 50%.
CUADRADO 8: Difficile scegliere in quale categoria inserirlo, visto che in questa stagione ha giocato a centrocampo e pure in difesa, da terzino! Le cose migliori le ha però fatte come giocatore d'attacco, dove si è consacrato come uno dei giocatori più forti del campionato italiano. Duttilità ma non solo. Imprevedibile e immarcabile nell'uno contro uno, il colombiano è diventato prolifico anche sotto porta, tanto da chiudere la stagione con un bottino di 15 reti ufficiali, davvero tanta roba. A cui aggiungere le azioni, gli assist, i falli procurati. Talvolta un po' troppo individualista, ha attraversato una fase centrale della stagione sotto tono. Ma uno così spacca le partite, e 35 milioni forse sono pure pochi.
MARIO GOMEZ sv: Il colpo grosso, il bomber di livello internazionale prima sognato e poi accolto come una star. Purtroppo il campo non l'ha quasi mai visto e le poche apparizioni (appena 9 da titolare) con 4 gol all'attivo - di cui uno pesantissimo - non bastano per esprimere un giudizio su di lui. Tutto rimandato alla prossima stagione quando da lui ci aspettiamo grandi cose.
MATOS 6+: Ad inizio stagione nessuno lo considerava ed era impensabile pronosticare oltre 30 presenze per lui. Invece ha saputo farsi trovare pronto quando c'è stato bisogno, e Montella ha continuato a dargli fiducia - quasi sempre a gara in corso - per tutta l'annata. Bomber di coppa, il brasiliano è mancato completamente sul piano realizzativo in campionato. E nel finale di stagione non ha sfruttato le chance che ha avuto a disposizione.
ILICIC 5: Annata molto inferiore alle attese, nonostante le 6 reti segnate tra campionato e coppe. Sprazzi di un potenziale sfruttato al minimo, in una stagione condizionata - nella prima parte - anche da alcuni fastidiosi infortuni. Poi però ha avuto occasioni in abbondanza e il suo apporto è stato insufficiente. E quando più contava, ha fallito, vedi le due clamorose palle gol contro Juventus (EL) e Napoli (finale di Coppa Italia) che potevano cambiare la stagione. Sua e della Fiorentina. Da uno pagato 9 milioni di euro era lecito attendersi molto, ma molto di più.
MATRI 4: A gennaio aveva promesso 10 reti ma dopo l'esordio scoppiettante è stato uno strazio. Gol facili gettati al vento, intere partite senza quasi toccare palla. Del giocatore ammirato fino a pochi mesi prima con la maglia della Juve neanche l'ombra, anzi ha finito per ricordare il Tanque Silva. Deve averlo pensato anche Montella che nell'ultimo mese, pur senza altri attaccanti, si è inventato di tutto pur di non farlo giocare. Peccato, perchè il suo acquisto era sembrato a tutti - noi compreso - il migliore possibile.
REBIC sv: Anche per lui il giudizio è rimandato anche se quei due gol segnati in una manciata di minuti totali fanno ben sperare.
MONTELLA 7,5: Per definizione confermarsi è molto più difficile di affermarsi. Lui c'è riuscito, centrando di nuovo il quarto posto, nonostante l'impegno infrasettimanale e - soprattutto - la maledizione infortuni che si è abbattuta sul Franchi. Pochi ci sarebbero riusciti al suo posto. Ha portato avanti la sua idea di un calcio sempre propositivo e offensivo, non sempre azzeccando le mosse (tipo con Cuadrado terzino) ma offrendo mediamente un gioco comunque apprezzabile. In qualcosa può ancora migliorare, compresa forse qualche dichiarazione, ma resta uno dei migliori allenatori in circolazione.
SIMONE BARGELLINI
twitter @SimBarg
© RIPRODUZIONE RISERVATA