E all'improvviso riecco Ljajic. Montella sta pensando seriamente di rilanciare il trequartista serbo nel match di domani contro la Lazio, anche se gli ultimi dubbi saranno sciolti solo oggi pomeriggio. Una scelta che sarebbe un po' a sorpresa, viste le prestazioni non certo entusiasmanti del 21enne nelle scorse settimane. Non a caso Ljajic non gioca dal match di San Siro del 30 settembre (se non si considerano i 7-8 minuti finali di Chievo-Fiorentina) e ha uno score da inizio stagione che recita 280' in 6 partite, con nessun gol all'attivo e un paio di occasioni clamorose fallite. Non è una punta e tantomeno un bomber Adem, che nei suoi 3 anni in viola ha segnato appena 4 reti in Serie A, di cui soltanto una su azione (il 3-2 in rimonta contro il Brescia nel 2010/11) più la rete in Coppa Italia ad inizio stagione col Novara.
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Il nuovo Ljajic, in attesa del gol
Il serbo sembra essere cambiato dentro e fuori dal campo… (COMMENTA)
Se si pensa che il problema principale della Fiorentina di oggi è proprio la difficoltà a bucare le difese avversarie, la scelta - eventuale - di Ljajic al fianco di Jovetic può sembrare un controsenso. Ma se Montella sta valutando questa ipotesi, ha sicuramente i suoi buoni motivi. Uno di natura tattica, perchè il serbo - a differenza di El Hamdaoui e Toni - sarebbe investito anche di compiti difensivi, con l'incarico di andare a pressare Ledesma, primo costruttore della manovra laziale. Un po' quello che avvenne, a tratti, con Pirlo nel match con la Juve dello scorso 25 settembre. Uno di natura comportamentale, chiamiamola così: raccontano di un Ljajic che si sta allenando molto bene, continuando sul trend iniziato nel ritiro di Moena, quando ha saputo conquistare la fiducia di Montella e riconquistare credito presso i tifosi viola. Si è calmato, o almeno così pare, anche fuori dal campo Adem che negli anni scorsi veniva spesso segnalato - al pari di molti compagni - a spasso per Firenze, a tarda notte a fare una bellavita che mal si addice ad un calciatore, soprattutto di una squadra così deludente. Adesso le abitudini sembrano ben diverse, come testimoniano gli ultimi avvistamenti che ci sono pervenuti a proposito di sue 'frequentazioni' in una nota gelateria di Viale dei Mille in orari più che consentiti, per concedersi una coppetta a base di tutto Buontalenti, peraltro un gusto tipicamente fiorentino. Dalla nutella al gelato, la golosità è invece sempre la stessa.
SIMONE BARGELLINI
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