Amore e odio. Due sentimenti opposti che hanno caratterizzato il rapporto di Mauro Zarate e Claudio Lotito. I due, in caso di contatto ravvicinato domenica sera all’Olimpico per Lazio-Fiorentina, faranno finta di non conoscersi. Inevitabile, visto quanto accaduto tra il presidente biancoceleste e l’attaccante argentino.
news viola
Il mio miglior nemico
Zarate e Lotito: all’inizio un rapporto d’amore. Poi è sbocciato l’odio tra cause, ricorsi, mobbing e minacce
Tutto comincia quando Maurito torna nella capitale dopo l’infelice esperienza all’Inter. Non accettando la convocazione alla partita di campionato del 15 dicembre 2012 proprio contro la squadra nerazzurra, il classe 1987 viene messo fuori rosa dalla società. E’ praticamente l’inizio della fine di una relazione turbolenta. Zarate entra in causa con la Lazio, si dà malato mentre il club lo dichiara in vacanze alle Maldive. Torna così in Argentina, al Velez, rescindendo unilateralmente il contratto e dichiarandosi vittima di mobbing. L’attuale centravanti della Fiorentina comincia a sparare bordate contro Lotito: “E’ a capo di una cupola, fa cose illegali. Non avevo considerazione, né assistenza medica quando sono finito fuori rosa, piangevo da solo nei bagni di Formello”. Il patron biancoceleste non ci pensa due volte e fa controcausa. Ad esprimersi sulla questione è la Camera di Risoluzione delle Controversie Fifa che dà ragione a Lotito e stabilisce un indennizzo pari a 5 milioni e 300mila euro più interessi. Tra ricorsi e minacce di pignoramenti finisce una storia mai definitivamente sbocciata.
E pensare che la Lazio aveva sborsato venti milioni di euro per riscattarlo dal Velez, squadra da cui fu preso in prestito. Quei soldi, Maurito, li valeva tutti. La conquista della Coppa Italia 2008-09 contro la Sampdoria porta la sua firma. Rete dell’1-0 con un colpo di rara precisione e potenza all’incrocio. La stessa sorte tocca alla Roma in campionato: prodezza balistica da 35 metri dopo essersi preso gioco della difesa giallorossa. I gol al termine della stagione sono sedici. Poi la luce si spegne, la Lazio sbanda sotto la guida di Ballardini e Reja e così si aprono le prime crepe nel rapporto tra Lotito e Zarate. La situazione peggiora quando, durante una squalifica, il giocatore si fa fotografare in Curva Nord mentre effettua il saluto romano a fianco della candidata governatrice Renata Polverini. I commenti per strada, sui siti e sui social network si sprecano. Da quel momento, il declino arriva anche fuori dal campo.
Lotito-Zarate: amici-nemici.
© RIPRODUZIONE RISERVATA