Incombe la fine del campionato. Si intensifica la caccia all'attaccante. Eppure la Fiorentina la coppia di punte titolari ce l'avrebbe già: Rossi (ma ogni tanto ci si dimentica del suo acquisto anzitempo) e Jovetic (si continua a considerarlo già venduto). Io non ho ancora abbandonato la convizione che alla fine del mercato potrebbe essere questa la coppia-gol della Fiorentina (con un paio di alternative, non di riserve). Anche perché non mi sembra, detto con tutto l'affetto possibile, che Jovetic possa essere davvero un obiettivo per le squadre di prima fascia in Europa.Il suo rendimento, ormai da molte partite, è scadente. Rasenta la sufficienza quando va bene. Altrimenti è ben al di sotto. Siamo ancora a ricordare la sua prestazione contro il Liverpool. Sono passate ere calcistiche. Nella prima parte del campionato ha dato il suo contributo di gol. Poi si è infortunato e da allora non sembra essersi più ripreso. Eppure quando va in campo non dà l'impressione di scarso impegno. Torna a dar man forte ai centrocampisti.Tavolta spunta perfino in difesa. Più volte Montella ha detto che da lui si attende di più e che dovrebbe giocare più vicino alla porta avversaria. Esortazioni senza esito. Allora qual è il “male oscuro” di Jovetic? Senza voler fare della psicologia da tre soldi, credo che sia un giocatore che non vuole sentire la responsabilità di essere determinate. Può diventarlo, ma non deve essere questa l'etichetta con cui scende in campo. Gli manca il coraggio del ruolo. Subisce la pressione di chi si affida a lui per risolvere una partita. Entra in area e, se possibile, ne esce subito. Anche mercoledì contro il Siena – lo ricorderete - c'è stata un'azione nel secondo tempo nella quale Jovetic si è liberato con una finta ed un gioco di gambe e palla di due avversari. Si era appena dentro l'area di rigore bianconera. Ma, anziché puntare verso la porta, ne è uscito e l'azione è morta lì. Capita spesso che Jovetic salti l'avversario sul centrocampo, molto meno in zona d'attaco. Sa che l'allenatore, i compagni di squadra, i tifosi e anche gli avversari, è da lui che si aspettano il gol o, quanto meno, la grande giocata. E lui, questa è la mia impressione, non regge questa pressione. Ecco perché accanto a Rossi, che invece mi sembra un attaccante glaciale, piccolo e letale, potrebbe ritrovare la verve smarrita. Non sarebbe lui il bomber designato. Proprio per questo potrebbe diventarlo. Passare ad un club più prestigioso della Fiorentina, per una cifra altisonante come quella che circola (30 milioni di euro), non credo sia per Jovetic la soluzione migliore. Chi spende tanto esige tanto e non so se lui è nella condizione psicologica per darlo. Al suo procuratore questo aspetto può non interessare. Una volta conclusa la trattativa e incassata la provvigione il suo compito termina. Cosa fatta capo ha, si usa dire. In fondo se la Fiorentina incassasse 30 milioni sonanti e ballanti farebbe un affare. Tanti, maledetti e subito. Non so se l'affare lo farebbe Jovetic. Nei giorni scorsi Montella, a proposito di Ljajic, ha detto che ha più bisogno lui della Fiorentina che la Fiorentina di lui. Credo che si possa dire lo stesso per Jovetic.
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Il “male oscuro” di Jovetic, bomber suo malgrado
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