"Una serata da protagonista, seppur per neanche un tempo, con la maglia della Nazionale: Bernardeschi rileva Candreva al 60' per infilare ventitrè minuti dopo il portiere liechtensteiniano Jehle con la realizzazione del momentaneo 4-0. "Un Federico alla Fellini - recita stamani La Gazzetta dello Sport - nel senso che col suo ingresso l'Italia 'gira' un film nuovo e più bello. La prima rete in azzurro è la firma che arriva sui titoli di coda". In casa Fiorentina, nelle ore in cui veniva smaltita la sconfitta della Primavera contro l'Inter, le notizie che arrivavano da Udine facevano certamente piacere: una gioia per il nostro numero 10, anche se l'entusiasmo intorno al lui, viste le ultime vicissitudini legate al suo futuro, sembra essersi raffreddato. E Firenze si divide ancora una volta, tra guelfi e ghibellini, tra chi utilizzerebbe il pugno duro con il giocatore e chi invece è ottimista riguardo ad una sua permanenza in viola.
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Il gioco del silenzio
Le parole di Federico Bernardeschi non chiariscono la sua posizione nei confronti della Fiorentina, continuando a far aleggiare del mistero intorno al suo futuro
"Al termine di Italia-Liechtenstein sono arrivate anche le parole di Bernardeschi: "Non parlo di mercato perchè adesso tutte le mie forze mentali sono per la nazionale e per l’Europeo Under21". Tutto e niente. Dichiarazioni di circostanza, frasi che nè chiariscono nè smentiscono. Ormai è chiaro, il giocatore ed il suo entourage prendono tempo mentre la Fiorentina aspetta. E lo farà fino alla deadline fissata al 5 luglio, ovvero il giorno in cui inizierà ufficiosamente la nuova stagione viola e, con essa, il ciclo da creare con Stefano Pioli. I tifosi stanno con il fiato sospeso in un'incertezza che quasi inizia ad infastidire.
"Concentrazione sulla manifestazione europea che si terrà in Polonia, mente libera per pensare al campo al netto di un interesse per il suo cartellino da parte di Inter, Juventus, Chelsea e non solo. Un gioco del silenzio assordante, al termine del quale l'importante sarà non essersi fatti troppo male a vicenda.
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