E' una Fiorentina dal "dna europeo". Definizione tanto cara al Milan, prossimo avversario dei viola in campionato, che però quest'anno le partite continentali le guarda dalla tv. Mentre la squadra gigliata si rende grande protagonista ogni giovedì, facendosi apprezzare fuori dai confini dell'Italia. Ok, non è Champions e lo sappiamo. Ma non è neanche scontato vincere e convincere sempre, mettendo anche in pratica un ampio turnover, contro avversarie che la Fiorentina fa sembrare così abbordabili. Chiedete alla Juve quanto sia facile vincere in Grecia (con in campo tutti i titolari). Chiedete al Napoli quanto sia facile vincere in Europa League, chiedetelo all'Inter. O a chiunque altro volete, visto che la squadra viola ha tenuto fin qui un rendimento senza pari nella ex Coppa Uefa (LEGGI).
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Fiorentina, il dna europeo e una “tradizione” da rispettare
A Salonicco risposte importanti. Ma ora la Fiorentina deve ricalarsi sul campionato con una sfida sentitissima
Una vittoria, quella di ieri a Salonicco, piena di buone notizie. In primis i recuperi di Richards e finalmente di Marin (!), ma anche le prestazioni incoraggianti di Borja Valero, Badelj e Ilicic. Adesso però c'è da trasferire tutto in campionato dove, invece, la Fiorentina non ha ancora trovato la giusta continuità. Qualche prestazioni di buon livello, o di buonissimo come contro l'Inter, e qualche partita sbagliata come contro la Lazio, almeno nel primo tempo. E' questo l'ultimo salto di qualità che deve fare la formazione di Montella, a partire da domenica a San Siro. Un campo diventato particolarmente foriero di soddisfazioni nelle ultime stagioni, con tre vittorie di fila che hanno "regalato" pesanti delusioni ai rossoneri. Il successo, del tutto sorprendente, di tre anni fa fu decisivo per far sfumare lo scudetto alla squadra di Allegri. L'anno scorso il 2-0 firmato Vargas e Borja Valero aprì di fatto la crisi dell'era Allegri. In mezzo, due stagioni fa, un'affermazione che consacrò il nascente progetto Montella anche se poi sarebbe stato proprio il Diavolo a scippare (termine quanto mai appropriato) la Champions League che sarebbe spettata alla Fiorentina. E al suo dna europeo. Da mettere in campo anche domenica sera.
SIMONE BARGELLINI
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