L'allenatore viola Beppe Iachini ha parlato a Radio Toscana: "Si valuta la situazione, c'è grande apprensione. Bisogna ringraziare le persone che stanno lavorando in prima linea in una situazione imprevedibile e sulla quale poi dovremo riflettere per capire. C'è grande tristezza per tutte le persone venute a mancare. L'augurio è che tutto possa tornare presto alla normalità. Mia quotidianità? Si prova nei limiti del possibile a lavorare, monitorando i giocatori a distanza insieme ai miei collaboratori. Lo staff tecnico sta mandando programmi minimi ai giocatori, il campo chiaramente è un'altra cosa.
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Iachini: “Coronavirus ci ha colto impreparati, ora nessuno può essere lasciato da solo. Commisso…”
Parla l'allenatore viola
Il calcio ha sempre dimostrato grande sensibilità e sta continuando a rendersi disponibile per aiutare enti, ospedali e famiglie, sicuramente continuerà a farlo come tutte le persone che cercano di essere solidali in base alle proprie possibilità. L'Italia ha sempre un grande cuore, in questa fase chi deve prendere le decisioni sono governo e istituzioni sanitarie, solo loro possono aiutare i lavoratori e le aziende con decisioni fuori dal normale. Tutti andranno aiutati e nessuno potrà essere lasciato da solo.
Ci sono stati veramente tanti morti, non avremmo mai potuto immaginare nel 2020 numeri del genere per colpa di un virus, ci ha colto impreparati. Dobbiamo rispettare le regole e fare quello che chiedono di fare gli esperti per superare un momento brutto del nostro percorso di vita. Può essere il momento per cogliere la palla al balzo e prendere decisioni importanti per il nostro paese e per il nostro futuro. Tante vittime sono anziane, sta scomparendo una generazione che ha vissuto una situazione molto difficile e con i loro sacrifici, i loro comportamenti e la loro educazione ci hanno permesso di fare una vita onesta e di valori.
Dovremo riprendere le cose dal basso, dall'istruzione, dal lavoro, dai comportamenti. È assurdo che ci siano persone che non riescono a dare da mangiare ai propri figli, un paese civile non deve permetterlo. A Firenze dico di avere fiducia, coraggio e cuore, sentimenti già insiti nella natura dei fiorentini. Non dobbiamo mollare, né abbassare la testa, solo rispettare quello che scienza e istituzioni ci dicono di fare per il bene comune, con la convizione di uscirne presto. Firenze è sempre venuta fuori dalle vicissitudini con grande cuore e onore, saprà farlo anche questa volta come tutta l'Italia.
Commisso? Ci sentiamo spesso, così come con tutte le componenti della società, soprattutto per sentire come si sta di salute e darsi parole di conforto in questo periodo, che si spera lasci un periodo di riflessione per tutti intorno ai valori importanti come salute, lavoro e dignità. Poi bisognerà premiare la competenza, in posti di spessore ci dovranno essere persone in grado di leggere le situazioni prima che accadano, non è possibile vivere nel 2020 cose del genere".
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