“Se non si tira, non si segna”. Quanto volte abbiamo sentito – e sentiremo – dai tifosi questa frase. Una massima che la Fiorentina ha fatto sua in quest'avvio di stagione. Le conclusioni dalla distanza, infatti, sembrano essere diventate la nuova arma vincente della formazione gigliata. Una novità rispetto al recente passato, quando raramente vedevamo i ragazzi di Vincenzo Montella calciare da fuori area. Ad aprire le danze ci aveva pensato Jasmin Kurtic nell'insidiosa trasferta di Bergamo contro l'Atalanta con un chirurgico diagonale sinistro. Poi è stata la volta di Federico Bernardeschi in occasione del 3-0 in Europa League col Guingamp. Lo show è continuato la scorsa domenica con l'Inter. Il gol di Khouma Babacar diretto all'incrocio dei pali è stata un'autentica perla, una rete da rivedere più volte al rallenty. Poi Juan Cuadrado, per quello che è diventato ormai il suo marchio di fabbrica. Rientro sul piede destro, botta potente e precisa per il raddoppio viola.
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I tiri da lontano: la nuova arma viola
Le conclusioni dalla distanza possono tornare utili soprattutto nelle partite più bloccate a livello tattico…
I giocatori in grado di pungere dalla distanza non mancano alla Fiorentina. Oltre ai quattro sopra citati, possiamo considerare anche Alberto Aquilani, Josip Ilicic se decidesse di fare il vero... Ilicic, e Mati Fernadez. Il cileno non tira spesso, ma ha la qualità e la tecnica per impensierire i portieri, forse gli manca un po' d'iniziativa.
Si sa quanto nel calcio siano importanti le conclusioni dai quindici-venti metri, soprattutto contro squadre di medio-bassa classifica arroccate in difesa. Segnare entrando con la palla in area di rigore è molto complicato, l'unica soluzione per provare a sbloccare il risultato diventano quei tentativi dalla distanza che tanto avrebbero fatto comodo contro Genoa e Sassuolo. Una decina di giorni fa è stata la Roma a dimostrare questa tesi con il gol del momentaneo 1-0 di Florenzi contro il Verona.
Una Fiorentina, dunque, che sta cercando nuove soluzioni in fase offensiva. Le conclusioni da lontano sono una traccia di questa trasformazione. D'altronde, “se non si tira, non si segna”.
STEFANO NICCOLI
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