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I dodici fedelissimi di Pioli

Dopo sette giornate è già possibile tracciare un primo mini bilancio del campionato viola, che fin qui ha visto coinvolti con continuità metà della rosa a disposizione di Stefano Pioli

Stefano Fantoni

Dopo sette giornate è già possibile tracciare un primo mini bilancio del campionato viola. Sette punti, frutto di due vittorie, un pareggio e quattro sconfitte; più nello specifico, quattro punti conquistati in casa e tre in trasferta. Dieci gol segnati, altrettanti subiti. Dodicesima posizione in classifica, a -5 dalla zona Europa e a +4 su quella retrocessione. Una proiezione da 38 punti finali, sinonimo di salvezza risicata.

Il nuovo corso di Stefano Pioli fin qui ha coinvolto ventuno giocatori su venticinque a disposizione (solo Dragowski, Hagi, Lo Faso e Milenkovic devono ancora scendere in campo), di questi solo in dodici hanno giocato oltre il 50% dei minuti totali, ovvero: Sportiello e Astori 630 (su 630), Veretout 616, Simeone 563, Pezzella 540, Biraghi 517, Chiesa 475, Badelj 426, Benassi 403, Gil Dias 381, Gaspar 354 e Thereau 352.

Incrociando questi dati con le medie voto dei quotidiani, emerge che solo tre giocatori hanno raggiunto la sufficienza piena nelle prime sette giornate: Chiesa con 6.35 è il migliore in assoluto, poi Pezzella (6.25) e Sportiello (6.24). Simeone (6.01) e Badelj (5.92) sono al confine tra sufficienza e insufficienza risicata, seguiti da Thereau (5.89), Veretout (5.88), Gil Dias (5.86) e Gaspar (5.82).

Le note dolenti riguardano tre italiani, nello specifico Astori (5.78), Benassi (5.61) e Biraghi (5.6). Il loro rendimento è tendente all'insufficienza piena e apre a riflessioni di vario tipo, dalla posizione in campo alla bontà dell'investimento. Chi è fuori da questa cerchia di giocatori si barcamena tra i ruoli di gregario (Sanchez), rincalzo (Hugo, Laurini, Olivera, Eysseric, Babacar) e comparsa (Cristoforo, Saponara, Zekhnini).

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