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“I Della Valle fanno miracoli con poche risorse, ma il Fair Play Finanziario…”

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Paolo Ciabattini, esperto di finanza, fa il punto sulla situazione della Fiorentina e delle altre squadre nel mirino della Uefa per il Fair Play Finanziario

Redazione VN

Ai microfoni di Radio Bruno interviene l'esperto di finanza Paolo Ciabattini dà la sua opinione sulla situazione dei viola: "Farei un distinguo tra perdite di bilancio, che sono la differenza tra fatturato e costi, e l'indebitamento, che riguarda invece i debiti della società verso banche o istituti finanziari, che talvolta possono anche essere fisiologici. Il Fair Play Finanziario riguarda le perdite di bilancio, mette lì i paletti. Riguarda solo i club che parteciperanno alle Coppe europee. Bisogna avere una perdita aggregata negli ultimi tre esercizi non superiore ai 30 milioni. Ci sono poi costi, denominati nobili, che si riferiscono a infrastrutture e settore giovanili. E' molto al limite la situazione della Fiorentina vista la perdita da 14 milioni dell'ultimo bilancio, se i Della Valle hanno dichiarato di non poter sostenere ulteriori perdite uno dei motivi potrebbe essere proprio questa normativa. Le grandi perdite delle altre squadre che sono così ingenti? In Italia riguardano tre club. Una è l'Inter che è già nel mirino della Uefa e ha già un accordo per i prossimi due esercizi. I contenuti non sono noti, ma uno degli obblighi era quello di non spendere più di quanto guadagnato nel calciomercato passato, un altro è quello di chiudere l'esercizio in corso con una perdita non superiore ai 30 milioni. Anche la Roma ha raggiunto un accordo, anche se con numeri molto minori. La nuova squadra con problemi di questo tipo è il Milan. La Uefa ti consente di rimediare con un accordo, se non lo rispetti vieni squalificato. Ad esempio il Malaga è stato squalificato, succederà anche al Galatasaray. Se i Della Valle non vogliono spendere, il Fair Play Finanziario gli è di aiuto in questo senso. Io però dico che loro con pochissime risorse fanno dei veri miracoli. Contengono le perdite in questo modo, sono bravi.

Pochi investimenti a gennaio? Credo che nel calcio serva programmare. Negli anni poi i risultati prima o poi arrivano. In Italia si usa invece improvvisare, hai sempre massimo un anno di tempo. Ecco perché non si fanno gli stadi. E' l'improvvisazione che non paga, programmare è la cosa più importante. A gennaio, dove la Fiorentina poteva pensare anche di poter rischiare qualcosa, è difficilissimo rischiare. Avevano trovato Mammana, giocatore molto forte. Hanno lo scouting che funziona bene. Purtroppo in quel caso non è andata bene, bisogna solo avere pazienza. I numeri dei bilanci andrebbero fatti vedere, per i numeri che hanno stanno facendo miracoli perché hanno meno soldi di chi è sotto. Tod's? Faccio i complimenti a loro, spero non siano preoccupati per il lieve calo dell'utile che è comunque importante.