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Hegazy, da scudo della difesa a possibile partente?

L'egiziano sembra non avere spazio nella Fiorentina di Sousa. Il club viola non può tergiversare vista la sua situazione contrattuale

Stefano Niccoli

Hegazy schierato davanti alla difesa è stata una delle novità del ritiro di Moena. Paulo Sousa ha creduto fin da subito a questa novità tattica. Il tecnico portoghese aveva pensato all'egiziano come scudo a protezione del pacchetto arretrato, per via, soprattutto, della sua stazza fisica. L'ex Perugia non si era fatto trovare impreparato, sia in allenamento sia nelle amichevoli, risultando alla fine uno dei migliori in Val di Fassa. Non a caso alcuni giornalisti presenti sulle Dolomiti avevano paragonato il classe 1991 a Marcel Desailly, con tutte le differenze del caso chiaramente. Insomma, sembrava l'alba di una nuova carriera per il “Nesta delle piramidi”.

Questo esperimento, però, pare già finito in cantina. Nell'International Champions Cup, infatti, Hegazy ha sempre giocato in difesa, zona di campo in cui Gonzalo Rodriguez e Astori (e probabilmente anche Roncaglia) hanno la precedenza su di lui. Anche in mediana, il posto è limitato, complice l'arrivo di Mario Suarez. In meno di un mese, dunque, lo scenario è completamente cambiato e in tal senso non è da escludere che l'egiziano lasci Firenze nelle prossime settimane. Le squadre che l'hanno messo nel mirino non mancano. Espanyol, Rayo Vallecano e Betis Siviglia in Spagna. Brescia, Carpi ed Entella in Italia. La Fiorentina, dal canto suo, non deve tergiversare, ma avere le idee chiare. Il contratto del ventiquattrenne scade nel giugno 2016. Le opzioni sono due: cessione in questa finestra di trattative o prolungamento dell'accordo per evitare la beffa dello svincolo a parametro zero di un calciatore pagato quasi due milioni di euro nell'inverno 2011.

Da scudo della difesa a possibile partente. Non è il titolo di un libro o di un film, piuttosto la nuova realtà che Hegazy potrebbe conoscere a breve.