Le parole di Federico Guidi, allenatore della Primavera viola, al termine di Fiorentina-Sampdoria (LEGGI): "È stata una partita giocata un po' a sprazzi, nel primo tempo non eravamo partiti bene, penso sia fisiologico visto che tanti avevano poco minutaggio. Gli ultimi venti minuti del primo tempo sono stati fatti molto bene, mentre nella ripresa la squadra si è innervosita e non mi è piaciuta. L'espulsione di Zanon è imperdonabile, sono ragazzi che stanno crescendo e gli errori ci possono stare però è una grossa ingenuità che non può essere perdonata. A fine partita l'arbitro ha detto che la palla lo ha colpito, io sono certo che non è così, però qualcosa Zanon deve aver detto all'arbitro, l'errore è anche mio, dovevo sostituirlo. Stiamo cercando di migliorare aumentando le capacità tecnica. Ci può stare di perdere partite così, non avevamo la pressione del risultato, però avevo chiesto di mettere in campo la giusta mentalità perché queste partite che mancano prima delle final eight ci devono allenare da questo punto di vista. Siamo abituati a giocare sul sintetico perché la nostra è una squadra che ha grande qualità tecnica e quindi dal sintetico possiamo solo trarre vantaggio. Ho visto una buonissima prestazione di Dabro, anche Bitunjac mi è piaciuto tantissimo, Sanna ha fatto una partita molto propositiva, gli errori ci potevano stare perché oggi mettevamo in campo molti'97 e '98. L'errore di Zanon è un errore di sufficienza che non può essere commesso. Ho conosciuto Angeloni che ci ha fatto i complimenti per il percorso che abbiamo fatto. Bardini (sostituito per un colpo alla testa ndr) è a fare gli accertamenti, non penso sia qualcosa di grave, la sua sostituzione obbligata purtroppo mi ha tolto la possibilità di schierare un altro tra quei giocatori che hanno giocato poco e che sono veri professionisti, fondamentali per il gruppo. A Bologna vogliamo approcciare la partita nel modo giusto". STEFANO FANTONI twitter @stefanto91
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Guidi: “L’errore di Zanon dettato dalla sufficienza”
Il tecnico della Primavera: “Non avevamo la pressione del risultato ma volevo la giusta mentalità”
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