news viola

Graiciar: “Mi ispiro a Aubameyang, non vedo l’ora di vestire la maglia viola”

Il giovane viola, in prestito allo Slovan, ha raccontato i suoi sogni e le sue aspirazioni

Redazione VN

Martin Graiciar, un acquisto passato inosservato ma che potrà rivelarsi di assoluto livello nelle prossime stagioni. Il giovane classe 1999, arrivato in viola dall'Arsenal e attualmente in prestito allo Slovan Liberec, si è raccontato in una lunga intervista rilasciata a Calciomercato.com. L'ex Viktoria Plzen è già voglioso di misurarsi con la maglia gigliata: "Sono attaccante centrale e mi trovo bene nel 4-2-3-1 e nel 3-5-2, soprattutto in quest'ultimo. A chi mi ispiro? Aubameyang, anche se non gioco come lui. Arsenal? Ho fatto tutte le giovanili, ma al momento del passaggio alla squadra di Wenger ho subìto un brutto infortunio e nemmeno negli anni seguenti se n'è fatto nulla. Ora penso solo alla Fiorentina e all'esperienza in Italia. Ho saputo dell'interesse viola dopo una partita contro la Scozia Under-20 in Francia. Mi è stato comunicato che la Fiorentina mi seguiva già da tempo e ha deciso di puntare su di me. La firma sul contratto è arrivata durante la competizione continentale con l'Under 19. Ho deciso di rimanere allo Slovan Liberec perché la mia priorità è giocare e so quanto sia difficile passare dalla Primavera alla Prima Squadra. Il club viola è stato d'accordo e abbiamo deciso che era meglio farmi trovare continuità".

Quindi, anche una prima impressione sul ritiro di Moena e sui meccanismi viola: "Sono stato a Moena una settimana e sono stato a contatto con i calciatori gigliati, che mi hanno sorpreso per la loro semplicità. Ho visto anche uno staff molto professionale. Ho parlato più volte con Pioli, che si è detto molto felice del mio arrivo. Lui spera che io giochi con continuità a Liberec per essere pronto già dalla prossima stagione. Lui ha grande esperienza e non vedo l'ora di lavorare con lui. In Italia le squadre sono più organizzate rispetto alla Repubblica Ceca, dove invece il calcio è molto più fisico. Penso che la Serie A sia il palcoscenico migliore per crescere".