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Gonzalo: “Firenze credici, il triplete è possibile”

L’argentino a Stadio: “La fascia di capitano mi rende orgoglioso” (COMM.)

Redazione VN

Sulle pagine di Stadio troviamo una bella intervista a Gonzalo Rodriguez, realizzata da Francesca Bandinelli, di cui vi proponiamo i passaggi più interessanti:

Gonzalo Rodriguez in Argentina il campionato si è deciso negli ultimi 90 minuti. Potrà succedere anche in Italia quest’anno?

«Non è da escludere. La Juventus è probabilmente la squadra più forte, ma non è scontato che quest’anno rivinca lo scudetto»

La Fiorentina le ha già proposto il rinnovo?

«Abbiamo parlato, ma in maniera... easy. La fiducia nel gruppo è reciproca: devo molto a Pradè e Macia per aver deciso di scommettere su di me».

Teme più il freddo che troverete in Danimarca o il possibile ottavo contro la Juventus in Europa League?

«Nessuno dei due, anche se probabilmente contro l’Esbjerg tremeremo in diversi in campo»

Borja non troppo tempo fa ha detto di non avere mai avuto dubbi sul sinistro immortale di Rossi. Le ricorda quello di qualcuno?

«Credetemi: ho giocato con tanti campioni, ma un sinistro come quello di Rossi io non l’ho visto mai».

Campionato, Coppa Italia e Europa League: su cosa scommette il viola Gonzalo?

«Sul nostro triplete: siamo in corsa su tutti i fronti, perché dobbiamo accontentarci?».

Che Fiorentina sarà con Mario Gomez e Pepito Rossi?

«Molto più forte e imprevedibile, anche se là davanti molti miei compagni sono stati straordinari a non far sentire la sua assenza».

Sei partite, le prossime in campionato, forse decisive per la Champions: ci crede?

«Non ho mai smesso di farlo, anche se il primo obiettivo, adesso, è quello di sfatare il tabù della vittoria che manca da troppo tempo nella prima gara dell’anno. Mi hanno detto che sono nove anni che al Franchi non si brinda nel modo giusto».

Gonzalo capitano: più orgoglio o emozione?

«Sono stato orgoglioso, anche se il mio capitano resta sempre Pasqual. Sapere di essere in grado di rappresentare, anche solo per una gara, lo spirito di questa squadra è qualcosa di impagabile».

Siete la seconda squadra, dopo il Napoli, più rapida della Serie A ad andare in rete e da due gare non subite gol: avete trovato il giusto punto di equilibrio?

«Siamo una squadra che vuole vincere sempre, siamo stati progettati costruiti così, non possiamo venire meno alla nostra essenza. Tutto ciò comporta rischi: siamo consapevoli di correrne e lavoriamo per essere sempre più impermeabili».

La difesa necessita di un rinforzo?

«C’è tanta qualità dietro... Non è da tutti avere in rosa giocatori come Compper, Roncaglia, Tomovic. Per i campioni, però, c’è sempre posto».

Questa Fiorentina è più una sinfonia pop, rock o country?

«Rock. Come me».

Il pregio più grande della sua squadra.

«Il gioco: è il nostro marchio di fabbrica».

E il difetto?

«Ne abbiamo, ma a me piace vedere il bicchiere pieno».

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