Unai Emery è un mago e Vincenzo Montella un perdente. Questo il responso del match di Siviglia che ha consegnato la finale agli andalusi. Forse è vero, ma a mente fredda analizziamo alcuni aspetti della partita.
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Gli episodi condannano la Fiorentina, ma…
Le partite vivono di episodi che cambiano le partite. Vediamo quali.
Emery decide di sparigliare le carte inserendo un esterno offensivo nella linea difensiva e questi lo ripaga facendo la doppietta che manda al tappeto la Fiorentina.
Montella invece presenta la formazione classica con Badelj al posto di un acciaccato Pizarro con Joaquin votato al sacrificio sulla fascia sinistra.
Parlare e scrivere dopo è sempre facile ma voglio ricordare a tutti che Joaquin, lasciato libero da Vidal, nei primi dieci minuti ha fornito due assist vincenti a Gomez e Mati. Due palle che se sfruttate a dovere avrebbero cambiato l'esito della partita. Così non è stato e alla fine restano le reti di Vidal e la bravura di Emery che ha giocato il jolly.
"Contano i numeri" dice spesso Claudio Nassi e ha ragione e così tutti ricorderanno la grande partita del Siviglia dimenticando gli enormi sbagli di Gomez e soprattutto di Mati che ha sbagliato una rete incredibile.
Certo Montella avrebbe potuto fare qualcosa per cambiare l'esito dell'incontro: ad esempio quando è uscito Tomovic avrebbe potuto inserire Vargas a sinistra spostando sulla destra Joaquin a presidiare la fascia dove nel primo tempo aveva avuto campo aperto il difensore serbo. Avrebbe potuto sostituire uno stralunato Badelj con Pizarro prima che questi ne combinasse peggio di Carlo in Francia.
Avrebbe potuto o forse dovuto. Ma non l'ha fatto ed è naufragato insieme alla squadra che adesso è chiamata ad un miracolo veramente incredibile per raggiungere Varsavia.
Forse meglio pensare al campionato con il dovere di mantenere il quinto posto che non pregiudicherebbe una stagione che fino a marzo pareva eccellente e adesso sta per franare addosso ai tifosi viola. Ma attenzione, ad Empoli ci stanno aspettando per farci uno scherzetto e la delusione per la sconfitta unita alla stanchezza per la gara potrebbero aiutare gli uomini di Sarri che vengono da due vittorie consecutive e da una salvezza conquistata con largo anticipo.
SAVERIO PESTUGGIA
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