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Giovani viola crescono (ma non c’è posto per tutti)

Paulo Sousa può contare, ad ora, su cinque giocatori offensivi nati tra il 1995 e il 1998. Difficile, per non dire impossibile, che la maggior parte di questi possa permanere a Firenze in vista della stagione che verrà

Simone Torricini

Nel corso della gara di ieri sono stati impiegati a gruppetti, con Sousa che li ha fatti ruotare uno ad uno per testarli nei ruoli più o meno ideali. Jaime Baez, Hernan Toledo, Federico Chiesa, Simone Minelli e Ianis Hagi hanno in comune due aspetti: il primo consiste in una spiccata propensione ad offendere, il secondo - se vogliamo ancor più lampante - nell'età. Baez, che tra tutti è il più "esperto", ha compiuto 21 anni ad aprile. Hagi, il più giovane, non ne ha ancora 18.

La sensazione è che, se potesse, Sousa se li porterebbe tutti (o quasi) in prima squadra, per occuparsene in prima persona e curarne l'adattamento al "calcio dei grandi", ma la concorrenza è folta e difficilmente ci sarà spazio per più di un paio. Kalinic, Zarate, Rossi, Gomez, Babacar e Ilicic - sebbene è altamente probabile che almeno due tra questi cambino aria da qui a fine agosto - sono profili pesanti, che rischierebbero di oscurare il talento dei giovani viola.

Chi, tra i suddetti nomi, pare certo di un posto, è l'argentino Toledo: arrivato da pochi giorni a Firenze, ha subito convinto tutti già dal primo spezzone di gara (LEGGI QUI). Sousa apprezza le sue caratteristiche e ha già fatto intendere di volerci puntare, motivo per cui il suo impiego in pianta stabile tra i 25 della rosa è ad ora scontato.

Tra i restanti quattro, Minelli è forse quello con meno chances: non ha praticamente esperienza tra i professionisti, di conseguenza si profila per lui una stagione in prestito in una Lega inferiore.

Chiesa, Baez e Hagi (del quale abbiamo parlato un paio di settimane fa, LEGGI QUI) si daranno metaforicamente battaglia fino al momento in cui Sousa dovrà assumersi la responsabilità di prendere una decisione: il primo è stato uno dei migliori del ritiro di Moena, così come ha ben figurato il trequartista rumeno. Baez, che ha già accumulato alcune presenze in Serie B con il Livorno tra gennaio e maggio, è uno degli indiziati ad una seconda cessione in prestito.

Quel che è certo, e che fa sorridere Sousa, è che la nuova generazione viola promette bene. A prescindere da quando (e come) i giovani talenti sbocceranno.

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