L'ex giocatore Emanuele Giaccherini, ieri in cabina di commento a DAZN per la partita tra Udinese e Fiorentina, ha parlato cos' ai microfoni di Lady Radio: "Partita di sofferenza: nel primo tempo grande possesso palla ma nel secondo l'Udinese ha messo un attaccante in più e due esterni larghi, è stato più sofferto. Portare a casa una vittoria così è tanta roba e ti forma caratterialmente. La Fiorentina ha una rosa competitiva e fatto un ottimo mercato, il vero colpo è stato Italiano: in rampa di lancio, preparato e bravo tatticamente, aveva già fatto bene anche prima di La Spezia. Sta facendo un percorso importante".
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Giaccherini: “Per la Fiorentina il vero colpo è stato Italiano”
Emanuele Giaccherini, ha commentato il momento attuale della Fiorentina e della prossima partita contro il Napoli
Sui suoi vari accostamenti alla Fiorentina: "Due volte. Sarei stato veramente orgoglioso, purtroppo nella prima occasione sono andato alla Juventus, dove alla fine ho vinto lo Scudetto. Poi quando ero a Napoli era quasi tutto fatto e non so se per De Laurentiis o Sarri, ma alla fine la trattativa saltò. Quella volta lì mi è dispiaciuto veramente tanto, ero già ad Arezzo pronto ad arrivare".
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Sulla partita contro il Napoli di domenica prossima: "Nessuno è imbattibile, tutti sono vulnerabili. Ovviamente è oggi l'avversario più difficile da affrontare: sono in fiducia e hanno i giocatori che stanno bene. Sarà un bel test per la Fiorentina domenica: l'esperienza della partita con l'Inter potrebbe essere positiva. Nei primi minuti sono stati devastanti, ma poi vuoi la giovane età, l'incoscienza e l'entusiasmo, ha finito per dare troppo ed avere poca benzina nel secondo tempo. Col Napoli dovranno gestire la gara per 90 minuti. Hanno Osimhen, che è completo e può essere il giocatore in più. Per me è lui fin qui la sorpresa".
Infine sul centrocampo viola: "Non ha solo tre-quattro giocatori, ma sei-sette. Ci sono anche Pulgar, con cui ho giocato assieme a Bologna e per me ottimo giocatore, Benassi che è un soldato e Castrovilli al momento fuori ma che quando rientrerà si prenderà il posto da titolare perché è un giocatore straordinario. C'è fisicità e qualità, la cosa che mi sorprende di più è che non buttano mai via la palla. Su dieci volte, così, quelle due-tre in cui riesci bene vai a fare gol".
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