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Fumare marijuana non sarà più un doping

La marijuana non è più considerata una sostanza dopante, almeno se utilizzata in piccole dosi. La Wada, agenzia internazionale antidoping ha, infatti, alzato l’asticella della positività da 15 a 150 nanogrammi …

Redazione VN

La marijuana non è più considerata una sostanza dopante, almeno se utilizzata in piccole dosiLa Wada, agenzia internazionale antidoping ha, infatti, alzato l'asticella della positività da 15 a 150 nanogrammi per millimetro. Questa decisione è già entrata in vigore dallo scorso sabato. Secondo i primi dati, questo innalzamento porterebbe ad una diminuzione di circa l'80% dei casi di positività legati all'uso di questo tipo di sostanza. Nel 2011 l'8% dei casi complessivi di atleti fermati per doping era determinato dall'utilizzo di marijuana. Da sempre, nella comunità scientifica, si è dibattuto molto sulla vera utilità della Thc (il principio attivo della pianta): è difficile determinare quanto possa modificare le prestazioni sportive. La scelta della Wada di alzare l'asticella toglie di scena questo tipo di dubbio. Grande scalpore avevano suscitato le foto del News of the World di un professionista come Michael Phelps, super campione olimpico, colto di sorprese mentre fumava marijuana ad un party. Il nuotatore si era poi scusato pubblicamente. Stesso discorso per Gino Coutinho, portiere del Den Haag, condannato a sei mesi con la condizionale e a 240 ore di servizi sociali. Cosa faceva? Gestiva una fabbrica di cannabis.

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