La finestra estiva 2018 è stata la quinta dal ritorno di Pantaleo Corvino alla direzione sportiva della Fiorentina. Documenti alla mano abbiamo analizzato gli esborsi e i ricavi delle operazioni legate ai bilanci 2017 e 2018 tenendo conto del costo dei cartellini, aggiungendo una previsione sulle cifre che andranno a pesare su quello del 2019.
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FOCUS VN – Quanto costano i cartellini? Tutte le spese e i ricavi dal ritorno di Corvino
Dal super-utile del bilancio 2017 ad un progressivo appiattimento del rapporto spese/ricavi, che in quello del 2019 potrebbe finalmente rasentare l'unità
SPESE A BILANCIO 2017 – Partiamo dalla prima sessione targata Corvino 2.0, quella dell'estate 2016, e nel dettaglio dal capitolo spese. Quella più onerosa ha riguardato la prima rata del cartellino di Maxi Olivera, 4 milioni tondi. Seguono i 2 per la prima rata di Dragowski, poi gli 1,75 per quella di Cristoforo. Qui sotto la tabella che riassume tutti gli altri.
Il totale delle spese per l'estate 2016 ammonta quindi a 14,69 milioni di euro. Fu meno movimentata la sessione invernale, in cui si decise per l'investimento su Saponara (ma nel bilancio 2017 sono andati solo gli 0,5 milioni sborsati per il prestito) e si puntò su Sportiello tra i pali. Di seguito il computo definitivo, che porta le spese messe a bilancio nel 2017 limitatamente ai cartellini a 15,69 milioni.
RICAVI A BILANCIO 2017 – La cessione illustre alla vigilia della stagione 2016/17 è stata quella di Marcos Alonso, andato al Chelsea per 24 milioni complessivi. A bilancio 2017 è stata registrata la prima delle due tranche, entrambe da 12 milioni. A seguire la penultima rata di Cuadrado versata dal Chelsea (7,5 milioni) e la penultima di Savic dall'Atlético, comprensiva di bonus valorizzazione, per un totale di 5,75 milioni. Poi tutte le altre, per un ammontare complessivo di 34,527 milioni.
SPESE A BILANCIO 2018 – Tra l'estate e il gennaio della stagione 2017/18 sono comprese le operazioni riassunte nel bilancio 2018, che vi proponiamo qui sotto. Tra le spese da segnalare gli 8 milioni cash versati al Palmeiras per Hugo e i 5 al Genoa corrispondenti alla prima rata del cartellino di Simeone. Anche per Veretout e Benassi è stato disposto un pagamento rateizzato, mentre per Eysseric il Nizza ha avuto subito tutti i 3,6 milioni. Non sono compresi in tabella gli 1,73 sotto la voce premio cessione legati a Vecino. Spesa totale: 44,634 milioni.
RICAVI A BILANCIO 2018 – Come è noto, la cifra al passivo della scorsa estata è stata ben bilanciata, per usare un eufemismo, dalle cessioni illustri: quelle di Bernardeschi e Kalinic, di Vecino, di Borja Valero e Ilicic. Integrate da quelle minori e dalle seconde rate (quella di Alonso soprattutto), sono valse complessivamente 54,3 milioni di euro, le riassumiamo qua sotto.
SPESE A BILANCIO 2019 – Passiamo ora al mercato per la stagione 2018/19, e quindi alle spese e ai ricavi che saranno compresi nel prossimo bilancio, appunto quello del 2019. Possiamo intanto spingerci con certezza sul mercato freddo, ossia sulle operazioni rateizzate che a prescindere dai nuovi arrivi dovranno essere registrate. A partire dal riscatto di Pezzella costato 9,75 milioni, l'operazione più onerosa, il totale investito dalla Fiorentina ammonta a 35,732 milioni di euro.
RICAVI A BILANCIO 2019 – Alle spese anche in questo caso vanno accostati i ricavi: durante l'estate sono arrivate le seconde rate da Juventus, Milan, Inter e Atalanta per Bernardeschi, Kalinic, Vecino e Borja Valero, più altre da cessioni minori, per un totale di 42,125 milioni incassati. Qua sotto la tabella riassuntiva.
Possiamo dire con certezza che le spese e i ricavi sopra riportati faranno parte del bilancio 2019, cui saranno da aggiungersi le operazioni di questa sessione e di quella invernale che verrà. È da capire anzitutto se – e quindi come – saranno rateizzate le operazioni Lafont, Hancko, Norgaard, Ceccherini, Montiel, Vlahovic e Gillekens (valgono complessivamente circa 22,5 milioni). Senza dimenticare, sempre alla voce spese, i 2 milioni per il prestito di Pjaca e gli 0,5 per quello di Mirallas.
Tra i futuri incassi, dal prossimo bilancio saranno chiare le modalità di pagamento per Babacar, Carlos Sanchez, Rebic e Bruno Gaspar (valore stimato in circa 20 milioni). Durante la prossima sessione estiva Juventus, Milan, Inter e Atalanta salderanno i propri debiti con le ultime rate per i suddetti Bernardeschi, Kalinic (nel frattempo rivenduto), Borja Valero e Ilicic. A giugno 2019 la Fiorentina avrà finito di pagare Veretout, Benassi, Biraghi, Graiciar, Sanchez e Gaspar; a giugno 2020 anche Simeone, Saponara e Laurini.
IL PUNTO – Il bilancio 2017, figlio della cessione di Alonso, si è chiuso con un attivo di 18,837 milioni; quello del 2018 con un attivo di 9,666 milioni. Quello atteso per il 2019, ad oggi soltanto ipotizzabile, a meno di grossi movimenti a gennaio sarà in attivo di pochi milioni. Per il bilancio 2020, che qui sotto non riportiamo in quanto la previsione sarebbe troppo a lungo termine, ad ora ci si aspetta un utile relativo al mercato di circa 8 milioni dovuto perlopiù all'ultima rata che la Juventus verserà per il cartellino di Bernardeschi. Inutile sottolineare come le operazioni dei prossimi diciotto mesi potranno tranquillamente ribaltare le attese. In ogni caso, rimanendo aderenti alle certezze, la tabella che segue contiene spese e incassi relativi al costo dei cartellini acquistati e venduti durante gli ultimi due anni con, in aggiunta, la base di partenza per il prossimo bilancio.
"Hanno collaborato Giacomo Brunetti e Stefano Fantoni.
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