Finalmente una prova incoraggiante per Adem Ljajic, qualcosa di più delle prestazioni sconfortanti delle ultime settimane. La partita del serbo non è però di quelle indimenticabili, specialmente se si considera che è uno dei due attaccanti della Fiorentina. Vista da questo punto di vista una gara trascorsa senza conclusioni su azione e con sole due giocate in area è comunque deludente, ma il giovane ex Partizan ha comunque il merito di essere stato uno dei pochi ad andare vicini alla rete in una partita in cui i viola si sono visti poco davanti, se non su calcio da fermo.
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FOCUS: Poco più del solito Ljajic. I numeri
Partita incoraggiante, ma si “dimentica” di essere un attaccante (COMM.)
La partita di Ljajic si può riassumere in tre episodi, ovvero le due sortite in area nel primo tempo -entrambe concluse con un pallone perso- e la punizione che impatta la traversa nella ripresa. Per il resto si vede poco, ma sulla vacuità della sua partita influisce anche il fatto che al suo fianco ci sia uno Stevan Jovetic in versione Belfagor, il fantasma del Massimino. Fra i due c'è intesa, ma finchè nessuno dei due attacca la porta i duetti e gli scambi si riducono ad un esercizio di onanismo calcistico, inconcludente quanto i due sono in forma, figurarsi quando il montenegrino è in queste condizioni. E non è un caso che il numero 22 sia più insidioso quando l'azione se la crea da solo. La partita di Ljajic si chiude al 24' della ripresa, forse troppo presto.
Passaggi effettuati
17
di cui riusciti
82%
di cui in verticale
35%
Palloni persi
3
Palloni recuperati
1
Assist
0
Dribbling
2
Tiri in porta
0
Tiri fuori
1
Falli fatti
1
Falli subiti
3
Fuorigioco
1
Giocate in area
2
Scambi con Jovetic
7
FRANCESCO CIANFANELLI
twitter @FCianfanelli
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