Nona chance da titolare per Adem Ljajic, ottava sostituzione. Un cambio che arriva in una situazione in cui la Fiorentina cercava la rimonta, e che proprio per questo deve far pensare. Ancora una volta il serbo non incide, casomai diverte, ma questo va bene fintanto che il risultato non suggerisce la necessità impellente di una giocata decisiva. La partita dell'ex Partizan non è memorabile, basti pensare che per il primo tocco di palla bisogna aspettare 9 minuti. I numeri in teoria parlano di una gara piuttosto positiva, con una certa precisione in fase di passaggio, ben 5 dribbling e altrettanti tentativi a rete.
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FOCUS: Ljajic dribbla anche il gol
La brillantezza è nulla senza la cattiveria (COMMENTA)
Purtroppo i numeri non possono raccontare le zone d'azione del giovane Adem, quasi sempre lontano dall'area, una situazione che costringe Jovetic ad inventarsi seconda punta o assistman, in una situazione resa complicata dal fatto che una prima punta o un giocatore da servire non c'è. L'intesa fra i due attaccanti slavi è innegabile, ma finchè gli uno-due e i movimenti sincronizzati hanno luogo fuori dai 16 metri la loro utilità è misera. Ancora una volta la partita di Ljajic si risolve in un nulla di fatto, malgrado alcune giocate pregevoli, puntualmente vanificate dalla mancanza di cattiveria, dalla ricerca costante dell'incrocio dei pali, sia che lo si intenda come il luogo fisico fra i due legni, sia che lo si intenda in modo metaforico come la giocata difficile. Il giudizio sulla sua prestazione non può che essere insufficiente.
Passaggi effettuati
25
di cui riusciti
88%
di cui in verticale
20%
Palloni persi
3
Palloni recuperati
2
Dribbling
5
Cross
2
Assist
0
Tiri in porta
2
Tiri fuori
3
Falli fatti
0
Falli subiti
1
FRANCESCO CIANFANELLI
twitter @FCianfanelli
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