La vittoria contro l’Inter, tanto rocambolesca quanto inaspettata, ha fatto passare in secondo piano (giustamente, sia chiaro) un dato che però adesso, a mente fredda, deve far pensare: su 32 partite ufficiali disputate in questa stagione, tra campionato, Europa League e (ahimè) Coppa Italia, la Fiorentina ha totalizzato ben 7 espulsioni: più di una ogni 5 partite. Un dato che alla luce dei fatti deve far pensare Paulo Sousa soprattutto adesso, perchè si prospettano cinque gare difficilissime, una vera e propria scalata, e la storia ci insegna che perdere la testa nel momento clou della stagione è già costato caro a molte squadre sulla carta favorite. Se poi ci aggiungi anche il fatto che gli stadi di Bergamo, Londra sponda Tottenham e Roma non invitano proprio alla meditazione Yoga, vengono in mente brutti pensieri. Cosa fare allora? Lo scettro del più cattivo per ora appartiene alla diga difensiva Gonzalo Rodriguez, che con la follia da rosso diretto all’esordio stagionale in Europa League contro il Basilea e il doppio giallo rimediato in Tim Cup contro il Carpi supera tutti gli altri pretendenti al titolo: Roncaglia (ottimo avversario in questa sfida), Badelj (valgono gli stessi “complimenti” spesi per il mastino Facundo), Ante Rebic (fuori dai giochi causa trasloco a Verona), Mati Fernandez e Mauro Zarate. Insomma, non pochi gli espulsi, quando siamo giunti a febbraio. Giovedì si presenterà il Tottenham, riprende la competizione europea ed è quindi giusto fornire due dati anche nello specifico. Ebbene, basta scorrere i tabelloni delle partite per notare che 3 delle 6 partite disputate nella fase a gironi si sono concluse con la Fiorentina in 10 uomini: il 50%! Si tratta delle partite contro Basilea- sia all’andata che al ritorno- e Lech Poznan al “Franchi”. Per contro c’è però da dire che il doppio confronto contro il Tottenham della passata stagione è stato abbastanza corretto: sole tre ammonizioni complessive all’andata, altrettante al ritorno. Sia ben chiaro che queste statistiche non vogliono essere un invito a giocare “sulle uova” agli uomini di Paulo Sousa, ma solo un avvertimento: la tensione sarà tanta, il filo che potrebbe far sfociare in piccoli errori che possono costare la stagione è molto sottile. Perciò, espulsioni per mancanza di self-control come quella rimediata da Mauro Zarate contro l’Inter (a cui per la verità si è aggiunta un’intransigenza di Mazzoleni degna del più svizzero degli orologi) devono essere evitate. Perchè l’andamento di certe partite, come si sa, passano dalla testa dei calciatori, prima ancora che dalle gambe. E, dato che Paulo Sousa è degno oratore e motivatore, ci fidiamo di lui.
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Fiorentina, non perdere la testa nel mese clou della stagione
L’espulsione di Mauro Zarate è la settima della Fiorentina in questa stagione tra campionato e coppe. Le "teste calde" in casa viola dovranno controllarsi, per non compromettere la stagione
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