Giovane, fresca, intraprendente: tutti aggettivi affibbiati sin dall'inizio di stagione alla Fiorentina di Stefano Pioli. Solo il primo immutabile aggettivo, rimane dopo la prestazione di ieri; gli altri due stonano decisamente con la gara della Fiorentina che, con la freschezza, ma soprattutto con l'intraprendenza ha avuto poco a che fare. La compagine viola è apparsa, infatti, timida e poco propositiva, senza quel “guizzo” in grado di aprire scenari differenti in una partita grigia. Guizzo che, analizzando la rosa, può arrivare solo da Chiesa o Gerson, chiamati ad innalzare il livello qualitativo del gioco (in attesa di un Pjaca con una batteria più carica). Soprattutto il brasiliano è apparso sottotono quando invece dovrebbe essere lui l'uomo incaricato del passaggio chiave che assista l'attacco aumentando il tasso di creatività della mediana e sbloccando anche le gare più complicate. I troppi errori sul piano tecnico si sono fatti sentire. Questa squadra ha bisogno di una maggiore personalità in mezzo al campo da parte del classe '97 verdeoro oltre che del miglior Veretout. La Fiorentina esce dal San Paolo da squadra solida e compatta con la consapevolezza di poter tener testa a tutti ma con un Napoli non di certo nelle migliori condizioni, una squadra più cattiva poteva fare male.
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Fiorentina, manca il guizzo decisivo. Da salvare la solidità di squadra
La Fiorentina vista ieri a Napoli è apparsa timida e poco propositiva. E' mancata qualità nelle giocate, soprattutto a centrocampo
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