Chiesa, Vlahovic, Cutrone, Sottil, Ribery: 10 gol in campionato sui 26 messi a segno in totale dalla Fiorentina. Iachini era apparso ottimista, ricordando la giovane età degli attaccanti viola e i loro ampi margini di crescita. Certo però che la Fiorentina vanta, si fa per dire, il quattordicesimo attacco, la stessa posizione che ricopre in classifica. Niente allarmismi per il tecnico ascolano, ma qualcosa in più i viola dovranno provare a fare per risalire la china.
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Fiorentina: le polveri sono ancora bagnate, il tridente per tornare a segnare?
L'attacco viola non è uscito dalle difficoltà di inizio stagione, nonostante l'innesto di Cutrone a gennaio
Quello che salta all'occhio è la mancanza di un bomber là davanti: lo score di Chiesa e Vlahovic recita la miseria di quattro reti a testa in campionato. Le due perle di Ribery sono le uniche ad impreziosire il bottino, prima che l'infortunio mettesse a nudo la zoppia dell'attacco gigliato. Il mercato ha sancito una vera rivoluzione: via Pedro e Boateng, dentro Cutrone e Kouamè, per la prossima stagione. Un bell'investimento che si aggira sui 33 milioni di euro, considerando i vari bonus. Certo i due epurati dell'attacco viola hanno segnato all'esordio con Flamengo e Besiktas, ma la Fiorentina, complice la situazione di classifica deve guardare avanti. Alla sfida di Genova contro la Sampdoria. Obiettivo di Iachini: restituire vivacità al proprio attacco. Magari attraverso la sintonia tra Chiesa e Cutrone, messa in luce già ai tempi dell'Under 21. Il tecnico conferma Il 3- 5- 2, ma sta lavorando da tempo al tridente, non solo per il futuro. Il recupero di Ribery, tra una settimana in gruppo, è l'anello di congiunzione per saldare il tutto. 4-3-3 con Ribery e Chiesa ed uno tra Vlahovic e Cutrone nel mezzo. In attesa di questa svolta, Vlahovic sembra più brillante fisicamente e maggior conoscenza dei movimenti voluti dal mister. Niente di preoccupante per Cutrone, che, solo attraverso il gioco può ritrovare forma fisica e ritmo partita. Iachini li sta alternando spesso, alla ricerca di maggiore concretezza. Vlahovic, Cutrone e anche Chiesa. Contro l’Atalanta Federico è tornato ad indossare i panni del miglior Chiesa. Un giocatore che, oltre a segnare, corre, lotta, riprende i compagni, si getta sui tifosi per esultare. Un giocatore ritrovato e al centro del gioco. Un motivo in più per pensare in positivo. A riportarlo è Repubblica, nelle pagine di Firenze.
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