La Fiorentina inizia a muovere i primi passi importanti in questa sessione invernale di calciomercato. L'arrivo di Alessandro Diamanti dal Guangzhou è solo il primo dei colpi che la società gigliata ha intenzione di mettere a segno. Per il centrocampo, infatti, il nome che adesso campeggia in cima al taccuino è quello di Andrea Bertolacci. I viola incontreranno il Genoa la prossima settimana: la volontà è quella di rilevare il cinquanta per cento del cartellino del giocatore che appartiene ai rossoblu e che il club di Preziosi valuta non meno di quattro milioni di euro. La Roma avrebbe dato il proprio assenso all'operazione e, almeno per ora, non è previsto l'inserimento del discorso Neto (ormai separato in casa dopo la recente esclusione da parte del tecnico Montella dall'undici titolare a Parma) all'interno della trattativa.
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Fiorentina: dopo Diamanti si punta su Bertolacci
La Fiorentina inizia a muovere i primi passi importanti in questa sessione invernale di calciomercato. L’arrivo di Alessandro Diamanti dal Guangzhou è solo il primo dei colpi che la società …
I giallorossi potrebbero però sfruttare la situazione per puntare a un investimento che fa gola ormai da tempo e che potrebbe concretizzarsi per il futuro: stiamo parlando ovviamente di Juan Cuadrado, la cui clausola tuttavia frena le ambizioni capitoline. L'idea Savic - come già raccontatovi ieri - resta in piedi, soprattutto considerato il suo contratto in scadenza nel 2016. Intanto, il presente ci porta ad affrontare il tema Bertolacci, con la Viola che alza il pressing.
"Il mio idolo è Roberto Baggio, specie negli anni del Milan. Ero così appassionato che mi feci crescere pure il codino. Pensi che mia madre ancora lo conserva, quel codino. A quei tempi ero pure milanista, poi mio papà mi prese e mi spiegò un attimino dove sono nato. Il mio maestro? Stramaccioni. Nei Giovanissimi della Roma giocavo poco, e io mi ero lasciato un po’ andare, persino i miei mi chiedevano se non fosse il caso di passare nella squadra del quartiere, a giocare con gli amici. Io però dicevo che ero più forte degli altri, e infatti poi cambiò tutto: andò via l’altro allenatore e arrivò Strama, con lui feci i salti: Allievi sotto età, Primavera sotto età. Da lì è iniziato tutto".
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