È la squadra del momento, senza alcuna ombra di dubbio. Il Borussia Dortmund del ‘Mago’ Jurgen Klopp è un piacere per gli amanti del bel calcio come i tifosi viola. Un modello da imitare per quelle squadre che, come la Fiorentina, non può permettersi acquisti faraonici e ingaggi ultramilionari. Un progetto, anzi un percorso di crescita come preferisce Andrea Della Valle, che ha portato in poche stagioni la squadra teutonica a tuffarsi nell’Olimpo del calcio europeo. Giovani di belle speranze presi per pochi euro e valorizzati al punto di farli diventare campioni da far gola ai club più ricchi e potenti. E’ il caso dei vari Gotze, Reus, Subotic, Gundogan, Lewandowski, che hanno abbattuto il Real Madrid di Cristiano Ronaldo e soci. Il segreto? Forse quella gabbia spara palloni che qualche mese fa spopolava su youtube e social network, che aumenta la reattività e la capacità di giocare palla a terra.
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Fiorentina come il Borussia: si può?
I tedeschi tracciano la strada, la Fiorentina prende appunti (COMMENTA)
Come la Fiorentina può avvicinarsi a una delle realtà più belle di tutto il panorama calcistico? Investendo senza paura su giovani di prospettiva, che giocano un calcio spavaldo e irriverente. Klopp ci ha messo del suo, ma di Montella ci si può fidare: un allenatore giovane ma già affermato, capace di amalgamare in poco tempo ben 18 giocatori nuovi. Che è riuscito a ricostruire Ljajic, lanciato Savic e fatto di Cuadrado un’ala praticamente imprendibile. Pradè e Macia sanno poi come operare sul mercato e gli acquisti di Vecino e Wolski (seguito a lungo proprio dai gialloneri) vanno proprio in quella direzione. Senza dimenticare che Jovetic come il collega Lewandowski è nel mirino delle big, ma una sua eventuale cessione aprirà all’acquisto di altri giovani talenti.
Cosa serve allora? Il tempo aiuterà la Fiorentina a raggiungere grandi traguardi. Klopp ha impiegato tre anni prima di vincere la prima delle due Bundesliga consecutive prima di lasciare quest’anno lo scettro al Bayern, ma puntando tutto sulla Champions. Ecco, mai trascurare le coppe europee, vetrina e palestra di fondamentale importanza. Così come una squadra “riserve”: il Borussia II gioca nella terza divisione tedesca e un’apertura di Abete e Albertini a schierare in Legapro una formazione “B” potrebbe far crescere le pianticelle viola. La Fiorentina però sembra scettica a questa soluzione, ma gente come Sahin e Schmelzer, punti fermi dei tedeschi sono passati da lì. Un pensiero converrebbe forse farlo.
PIER FRANCESCO MONTALBANO
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