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Eysseric, per adesso solo le ore sono state decisive

La Fiorentina ha bisogno del francese, che fatica ad ingranare

Giacomo Brunetti

"“Ore calde, ore decisive”, per un tormentone estivo che si contrapponeva alla moltitudine di quelli relativi alla diaspora del vecchio ciclo. E poi il preliminare di Champions League del Nizza a ritardarne ancora lo sbarco a Firenze. Valentin Eysseric, al momento quattro milioni e mezzo di punti interrogativi. La maglia numero dieci pesa come un macigno, specialmente se alla caratura non corrisponde l’apporto.

"Nove presenze, per un totale di 324’, di cui solamente tre da titolare, con la sostituzione di Crotone dopo appena una frazione di gioco. Il problema fisico accusato a settembre ne ha frenato la crescita e l’inserimento, ma la buona volontà non è mai mancata, come testimonia l’allenamento in solitaria nella domenica successiva all’infortunio alla caviglia prima della gara contro l’Hellas Verona, oppure la dichiarazione sullo scarso minutaggio: “Se non gioco è perché non sono in grado di farlo al 100%”.

"Anche ieri, contro il Genoa, così come in Tim Cup contro la Sampdoria, non ha saputo incidere. Chiamato al 65’ da Stefano Pioli per sostituire un pessimo Cyril Thereau, il francese si è limitato a qualche verticalizzazione, con scarso successo. La pesantezza fisica e l’esigua brillantezza lo stanno mettendo in difficoltà: è chiaro, da lui non ci si aspettano doti da velocista - quelle che, ad esempio, non riesce ad esprimere Gil Dias - ma giocate “alla Ilicic”, quest’oggi un ricordo lontano ma senza cadere in nostalgie postume. La Fiorentina, vista anche la condizione di Riccardo Saponara, oltre alle difficoltà di creare occasioni fortemente nitide, ha bisogno di Eysseric. Ore decisive, stavolta per dimostrare chi è.

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