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Evacuo a VN: “Babacar, pensaci prima di lasciare Firenze. Frosinone? E’ dura. I DV…”

Felice Evacuo ha giocato sia con la Fiorentina che col Frosinone. Violanews.com lo ha intervistato anche su Babacar e Kalinic, suoi 'colleghi'...

Stefano Rossi

Felice Evacuo, oggi al Novara, ha fatto parte della prima Fiorentina - volutamente chiamata così - della gestione Della Valle. Correva l'anno 2002-03 e Felice faceva parte del reparto offensivo insieme al bomber Christian Riganò. Nel corso della sua lunga carriera, disputata soprattutto in Lega Pro, ha indossato anche la maglia del Frosinone nel 2007-08. Violanews.com lo ha contattato per parlare della sfida e dell'attualità del mondo viola:

Felice, cominciamo da Frosinone-Fiorentina: che gara ti aspetti?

"Sicuramente una sfida tosta e agguerrita. Per il Frosinone è una partita da giocare alla morte, come tutte da qui alla fine visto che si giocano la salvezza. La Fiorentina invece nelle ultime settimane ha perso terreno ma ha sempre mostrato bel calcio e puntando su questo credo che possa raggiungere la Champions".

Magari con i gol di Babacar e Kalinic. Che pensi di loro?

"Beh, Kalinic è il punto di forza della squadra anche se ora segna meno. Lavora per la squadra e la tiene corta, è un giocatore fondamentale. Babacar è un giovane ed è normale che il suo rendimento sia altalenante. Il suo talento non va però messo in discussione e lui da questo deve partire. A fine anno, visto il suo scarso impiego, potrebbe anche cambiare aria ma gli consiglio di pensarci bene. Firenze è una grande piazza con un pubblico meraviglioso, non se ne trovano tante così in giro".

Sembra che Firenze ti sia rimasta nel cuore...

"E' così. Ho bellissimi ricordi del mio anno in viola. Inizialmente la tifoseria era scoraggiata, partire dalla Lega Pro che allora era Serie C fu difficile, specie per loro che fino a poco tempo prima avevano avuto fior di campioni come Batistuta e Rui Costa. In quella squadra avevamo gente come Di Livio, Longo, Maspero e Riganò che erano un lusso per la categoria. Il mio ricordo più emozionante è legato alla sfida contro il Rimini: vincemmo in casa loro lo scontro diretto al vertice e trovammo le forze per arrivare alla grande fino alla fine della stagione. Quella partita ci fece capire che ce l'avremmo fatta".

Del Frosinone invece che ricordi hai?

"Ho giocato lì il mio unico anno in B prima di quest'anno a Novara. Avevamo in rosa giocatori come Eder e Lodi: la stagione iniziò con qualche difficoltà e poi alla fine per poco non raggiungemmo i Play Off. Oggi la squadra di Stellone è una neo promossa che esprime un buon calcio e a differenza del Carpi ha mantenuto la rosa dello scorso anno. Giocano con lo stesso sistema e si sono rinforzati. Domenica ce la metteranno tutto, credo anche che alla fine si possano salvare".

A Firenze in questo periodo si parla molto anche delle ambizioni dei Della Valle. Come la pensi tu?

"E' una famiglia che ha fatto ripartire il calcio a Firenze, sono imprenditori e in quella opportunità probabilmente avranno visto un trampolino di lancio anche per le loro aziende. Adesso hanno raggiunto vette elevate del calcio, i tifosi logicamente si aspettano di più ma in Italia soltanto la Juventus riesce ad avere una crescita costante".