No, l'Europa League non è una perdita di tempo. Non può e non deve esserlo, neanche con la Fiorentina prima in classifica. E Sousa, schierando la miglior formazione possibile, lo dimostra. Perché sì, sono scelte obbligate dettate da una situazione deficitaria nel girone, ma il tecnico viola avrebbe potuto confermare gran parte delle cosiddette "seconde linee" che domenica hanno travolto il Frosinone, pensando così più a domenica (e al campionato) che non a giovedì. E invece, tutti dentro, a partire da Kalinic. Il bomber croato sarà il terminale offensivo della formazione viola, che andrà all'Inea Stadium con il coltello tra i denti per portare a casa la vittoria. Un undici iniziale che ritrova anche Ilicic, l'eroe nazionale Blaszczykowski e Vecino, oltre a Bernardeschi.
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Europa League perdita di tempo? No, vincere aiuta a vincere
L'Europa League non è una perdita di tempo. Neanche con la Fiorentina prima in classifica. E Sousa, schierando la miglior formazione possibile, lo dimostra
Sousa e giocatori sono focalizzati sul Lech Poznan. La Sampdoria, e quindi il campionato, passa momentaneamente in secondo piano. Vincere aiuta a vincere, questo il mantra dell'allenatore portoghese. Che non vuole lasciare per strada nessun obiettivo possibile: campionato, Europa League o Coppa Italia non fa differenza. È una questione di prestigio internazionale, ma anche soprattutto di orgoglio di un gruppo (o meglio, di una parte di esso) che non vuole certo salutare nella fase ai gironi una competizione che la scorsa stagione li ha visti protagonisti fino alle semifinali. Le ambizioni europee dei viola passano da Poznan: la Fiorentina è pronta.
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