BUONA LA PRIMA. Ma quanta sofferenza per centrare un risultato che alla fine è stato raggiunto con merito. E vi spiego come. La partenza è stata inevitabilmente un po’ lenta, c’era da metterlo in conto. L’afa sarebbe stata un fattore importante. Ecco perchè alla lunga i cambi sarebbero stati decisivi. Certo per l’Udinese, le scelte erano legate al turn-over, ma sull’altra panchina Montella ha mescolato bene le alternative a disposizione. Gli innesti in corsa di Cuadrado, El Hamdaoui e Aquilani hanno stravolto il ritmo della gara e il finale.
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Ecco perché si soffre dietro
BUONA LA PRIMA. Ma quanta sofferenza per centrare un risultato che alla fine è stato raggiunto con merito. E vi spiego come. La partenza è stata inevitabilmente un po’ lenta, …
Nel primo tempo, il caldo ha mascherato la qualità tecnica del centrocampo viola che ha tra le sue qualità quella di manovrare in velocità sfruttando le grandi individualità in avanti. Come Jovetic, ancora una volta uomo partita, e Ljajic, spesso al tiro anche se un po’ troppo prevedibile. E’ vero che si è percepita l’assenza di un centravanti di ruolo — dovrebbe sfruttare al meglio il gran lavoro sulle fasce — ma il modulo è azzeccato. Sorprendente inizio di Romulo, così come un buon Pizarro e un eccellente Borja Valero. L’unica pecca, al momento, la difficoltà organizzativa della difesa che nelle verticalizzazioni ha sofferto. Montella avrà tempo di correggere, ma l’impostazione complessiva è giusta.
Alberto Di Chiara - La Nazione
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