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E ora Montella studia un cambio di modulo?

I viola rischiano di diventare prevedibili, c’è un’alternativa al 3-5-2 (COMM.)

Redazione VN

'Siamo diventati prevedibili' ha soffiato già domenica scorsa Vincenzo Montella al suo vice Daniele Russo. Il Torino prima e la Sampdoria poi sono riusciti ad anticipare le mosse tattiche principali della Fiorentina, bloccando due delle principali fonti di gioco gigliato: Juan Cuadrado e David Pizarro. Poi si sono aggiunti il calo di rendimento di Borja Valero, 'secondo regista' della squadra viola, e gli infortuni che hanno falcidiato il reparto d'attacco, dato che oltre a Toni e Jovetic anche Ljajic è stato stoppato da un problema alla vigilia della sfida contro la Juve Stabia. E proprio nel secondo tempo della gara contro i campani di una settimana fa, Montella ha anticipato quella mossa che adesso sembra ineluttabile per la sua Fiorentina: il cambio del sistema di gioco.

Il 3-5-2 che ha visto i viola brillare per oltre dieci giornate si è trasformato in uno schema di semplice lettura per gli avversari, e soprattutto per l’inadattabilità di un elemento in questo momento indispensabile come Mati Fernandez, stante la condizione precaria di tanti attaccanti gigliati, si sta valutando un passaggio, nel breve-medio periodo, al 4-3-3, con due rifinitori della punta centrale, Toni o El Hamdaoui, che agiscano più da trequartisti che da punte esterne. Il cileno è apparso infatti un pesce fuor d'acqua nel ruolo di mezz punta dietro un unico attaccante, e 'leggerino' nella posizione di interno di centrocampo. (...) ‘Bocciati’ Migliaccio e Romulo: è sempre più forte la volontà del tecnico gigliato di far arrivare dal prossimo mercato di gennaio un interno di centrocampo con spiccata propensione all'inserimento in area e al tiro in porta.

Luca Cellini - calciomercato.com