Fali Ramadani e la Fiorentina, un rapporto che affonda le sue radici quando Pantaleo Corvino era il ds della Fiorentina. In principio fu Stevan Jovetic, acquistato nell’estate 2008 dal Partizan per circa 8 milioni, seguito da Adem Ljajic, preso nel gennaio 2010 sempre dai bianconeri di Belgrado per una cifra intorno ai 6 milioni. Poi Haris Seferovic, svizzero di nazionalità ma dalle chiare origini balcaniche, giovane centravanti messosi in evidenza al Mondiale Under 17 vinto proprio dai rossocrociati e acquistato dal Grasshoppers per 2 milioni.
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E ora Deramadanizzare?
JoJo verso il City, Ljajic ancora in bilico e Seferovic partito (COMMENTA)
Carriere diverse quelle dei tre –ic viola: da predestinato quella di Jovetic, con il grave infortunio al ginocchio nell’estate 2011 che ne ha solo rallentato l’ascesa verso i top club europei. Altalenantequella di Ljajic, fatta di bassi come la scazzottata con Delio Rossi durante il match contro il Novara, e una lunga parabola ascendente rappresentata dalla seconda metà di stagione, che lo ha consacrato definitivamente con 11 gol realizzati in campionato. E Haris Seferovic? Lui la maglia viola l’ha vestita in poche occasioni, un gol in Coppa Italia, Primavera e tanti prestiti a Neuchatel Xamax, Lecce e Novara dove è letteralmente esploso andando in doppia cifra in sola mezza stagione.
L’amore tra Ramadani, la nuova dirigenza e il tifo viola però non è mai sbocciato, soprattutto per le dichiarazioni avventate riguardanti Jovetic “Lasciatelo andare alla Juventus”, e i mancati rinnovi di Ljajic e Seferovic, entrambi in scadenza nel 2014. In Fiorentina allora si è cambiato strategia: rinunciare a tre giocatori d’attacco dal sicuro rendimento e “Deramadanizzare” la rosa. Il primo a farne le spese è stato proprio l’attaccante svizzero, finito alla Real Sociedad nei giorni scorsi per 3 milioni. Jovetic invece è ormai un separato in casa e i tifosi non lo vogliono più praticamente vedere. Ma niente Juventus: l’unica destinazione per il montenegrino è Manchester, sponda City (LEGGI QUI) che offre al contrario dei bianconeri la cifra richiesta dai Della Valle, ossia 30 milioni sonanti. La situazione Ljajic non ha ancora la sua conclusione, si pensa al rinnovo ma anche a monetizzare per non perderlo a parametro zero tra sei mesi: Milan, Atletico Madrid le richieste non mancano. E l’arrivo sempre più vicino di Ilicic fa pensare proprio ad una cessione imminente. Intanto l'opera di Deramadanizzazione prosegue e può portare nuova linfa (e milioni) al mercato viola.
PIER FRANCESCO MONTALBANO
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