Quando è arrivato lo scorso Gennaio dall'Hoffenheim per una cifra modica, lo conoscevano in pochi oltre Eduardo Macia e Daniele Pradè. Marvin Compper si è guadagnato la stima e la fiducia dei compagni, di Montella e dell'ambiente con le prestazioni sul campo. Doveva essere una riserva, di quelle da far giocare solo nel momento del bisogno e che quando scende in campo desta comunque un po' di scetticismo ma così non è stato. In questa Europa League Montella ha puntato tutto sulla sua esperienza e la sua grande tranquillità. In campionato, anche nei mesi scorsi, ha giocato senza far rimpiangere il sostituito del caso. Una valida alternativa a livello tecnico, un mancino che fa comodo per la sua duttilità nell'interpretare lo schema di gioco difensivo. Sempre calmo e sicuro a livello caratteriale, nel post partita di ieri sera Montella ne ha elogiato anche la capacità di saper leggere le partite e di mantenere alta la concentrazione.
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E lo chiamano comprimario….
Compper si è confermato come valida alternativa ai titolari: e Montella…
E non è finita qui. Marvin parla ben cinque lingue: tedesco, spagnolo, francese, inglese e italiano. Un fattore non secondario visto che lo spogliatoio viola è formato da giocatori di diverse nazionalità. Il centrale tedesco suscitò simpatia fin dal giorno della sua presentazione quando, alla domanda su chi lo avesse stupito maggiormente dei suoi nuovi compagni rispose: "Lupatelli, he is a funny guy". A Compper è andato l'onere o l'onore di aiutare Mario Gomez ad inserirsi nel gruppo poiché sono connazionali. I due sono diventati subito amici e compagni di stanza nel ritiro di Moena e il difensore ha spesso fatto anche da interprete nelle vicende quotidiane di casa viola. A quasi un anno dal suo arrivo a Firenze questo è il profilo che si può tracciare di Marvin Compper, una riserva part-time che si rende utile sia dentro che fuori dal campo.
STEFANO ROSSI
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