"Lo so, siamo tutti preoccupati: Giovanni Simeoneha perso la strada del gol. Un peccato per la giovane Fiorentina, che in lui ha eletto l'unico terminale offensivo, quello che deve garantire le reti per rendere agevole la cavalcata verso l'Europa League. L'esclusione contro il Torino è stato solamente l'ultimo in ordine di tempo degli antidoti che Stefano Pioli aveva in serbo per rendere meno sterile l'attacco viola: esperimento dell'attacco leggero fallito amaramente.
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Debunking Simeone: due gol in dieci partite? Niente paura, è da ‘Cholito’
L'argentino non riesce più a segnare, ma negli anni precedenti non ha fatto poi così meglio
"I dati parlano chiaro: dieci partite, due gol. Due sostituzioni a pochi minuti dal termine e l'ingresso nel secondo tempo, già citato, al 'Grande Torino'; poi, sempre in campo, senza mai rifiatare, sommando i viaggi intercontinentali per raggiungere l'Albiceleste. Esordio bagnato dal sigillo personale con il Guatemala e niente più. Le statistiche lo inchiodano e, adesso, deve rincorrere i bomber in Italia.
"Il rendimento di Simeone, però, è sincero: fin dalla stagione 2014/2015, la prima in cui è entrato stabilmente nel calcio dei grandi, non si è mai spinto sopra le due marcature nelle prime dieci giornate. River Plate, Genoa e Fiorentina: nessuno lo ha visto andare oltre lo score attuale nello stesso arco temporale. In rossoblu, dopo aver freddato Pescara e Bologna, tornò a segnare alla quattordicesima giornata (doppietta alla Juventus); nella prima avventura viola, invece, trovò il modo di sbloccarsi proprio alla decima, e proprio a Torino, il punto più basso del presente. Niente paura, l'argentino diesel è il linea con se stesso. Aspetta solo la prossima preda.
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