Evidenziare gli errori arbitrali che hanno penalizzato la Fiorentina a Verona (e non solo) è doveroso alla luce degli episodi che hanno, senza dubbio, condizionato l'andamento della partita. Questo non deve far dimenticare la prestazione della squadra viola che, come abbiamo scritto a caldo, contro il Chievo è sembrata una lontana parente della formazione ammirata in quasi tutte le precedenti uscite stagionali. Gioco poco brillante, singoli in ombra e qualche palla-gol di troppo concessa a Luciano e compagni. E così la Fiorentina da trasferta ha messo in mostra ancora qualche problema. Tutto vero, ma da qui a fare disfattismo forse si esagera. C'è chi - tifosi, lettori, opinionisti e giornalisti - ha parlato e scritto di una Fiorentina che non è scesa in campo, una squadra da prendere a schiaffi, una partita bruttissima e, persino, di una "prova d'appello" per il match con la Lazio, quasi fosse un'ultima spiaggia. A noi pare che la situazione sia un tantino meno drammatica...
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Disfattismo? No, grazie
A Verona una Fiorentina sottotono, ma niente drammi (COMMENTA)
Intendiamoci: la Fiorentina di ieri - lo ripetiamo - non ci ha certo entusiasmato. Eppure ha portato a casa un punto e può recriminare per un palo colpito, oltre che per gli episodi che ormai tutti conosciamo; il tutto nonostante l'assenza, in termini di apporto al gioco, di alcune pedine cardine di questa Fiorentina come Jovetic, Borja Valero e lo stesso Pasqual, e aggiungiamoci pure una gestione non troppo felice dei cambi di mister Montella. Forse però il tecnico viola non ha tutti i torti quando dice che i viola hanno fatto "troppo bene" in queste prime giornate, facendo rapidamente 'dimenticare' i due anni passati (dove, magari, una partita così sarebbe stata tra le migliori) e la totale rivoluzione avvenuta appena 2 mesi fa. Che come tale, richiede tempo. E allora, con una Fiorentina sesta in classifica e reduce da 4 punti in 2 partite, sottolineare cosa non va e dove bisogna migliorare non può che far bene, le esagerazioni un po' meno.
SIMONE BARGELLINI
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