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Di nuovo Muriel: il talento colombiano dei brutti ricordi per la Fiorentina

L'attaccante, fin dai tempi di Udine, ha messo in difficoltà e punito la difesa viola in più occasioni. Ecco perchè andrà fatta grande attenzione

Leonardo Vignozzi

Mancano poche ore alla gara di questa sera del Marassi tra Sampdoria-Fiorentina. La squadra di Paulo Sousa arriverà sul campo dei blucerchiati cercando di imporsi con il proprio gioco e la superiorità territoriale.

Dall'altra parte invece Walter Zenga, dopo un avvio di stagione non proprio emozionante, sembra aver trovato la giusta quadra della sua squadra. I blucerchiati sono clienti ostici (chiedere a Napoli e Roma per dirne due) e soprattutto tra le mura amiche riescono ad esprimersi al meglio ed ottenere sempre risultati positivi.

La squadra sta ottenendo risultati disponendo di una buona ossatura e sfruttando anche le capacità dei suoi centravanti: Eder e Muriel. Se l'oriundo ex Empoli sta vivendo un gran momento dal punto di vista realizzativo, la difesa viola dovrà  far molta attenzione anche al compagno di reparto Muriel.

Il colombiano ex Udinese fino al suo passaggio alla Sampdoria è sempre stato accostato alla Fiorentina ma alla fine non è mai arrivato in riva all'Arno. Nel suo passato in bianconero con il club dei Pozzo si è trovato in più occasioni contro la Fiorentina e spesso si è rivelato letale per la difesa viola. Basti pensare alla gara di Coppa Italia del 2014, quando i friulani s'imposero sulla Fiorentina per 3-1 e Muriel firmò la rete del 2-1 con un destro dal limite dell'area su cui Neto non potè farci molto. Altro brutto ricordo che lega Muriel alla Fiorentina è la gara di Serie A del 2013: anche qui il risultato vide favorire i friulani per 3-1 e il colombiano trovò il gol da fuori area, grazie anche alla papera dell'ex Neto.

La Fiorentina dovrà far molta attenzione in fase di transizione difensiva contro l'attacco della Sampdoria questa sera. Muriel assieme al compagno Eder rappresentano il prototipo di attaccanti che più fanno soffrire il reparto arretrato viola. Giocatori tecnici e rapidi di gamba sia nei tagli che con palla al piede. Il colombiano, per cui Guidolin stravedeva anche se spesso vi erano contrasti tra i due (clamoroso l'episodio del "Non gioca perchè deve mettersi a dieta." a inizio stagione), dovrà esser marcato con un occhio di riguardo da Gonzalo Rodriguez e compagni, e soprattutto, si dovrà limitare le sue conclusioni in porta per non far correre rischi a Tatarasanu.

Servirà lucidità e gamba per neutralizzare l'attacco doriano, mantenendo la squadra corta e compatta tra i reparti. Corsa, dribbling e fantasia: sono queste le armi a disposizione di Luis Muriel. Tutti noi tifosi viola non possiamo che augurarci che la difesa della Fiorentina sia concentrata e accorta e che, alla fine, faccia sparare "a salve" il talento colombiano.