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Di Carlo a VN: “Thereau può fare la differenza in viola. Benassi? Ha fame, diamogli tempo”

In esclusiva ai nostri microfoni il parere di chi ha allenato Benassi, Thereau e non solo

Federico Gennarelli

Tanti nuovi arrivi in casa Fiorentina in questi ultimi giorni di mercato. L'ultimo delle quali riguarda Cyril Thereau, arrivato nella giornata di ieri dall'Udinese. Il francese va a rimpinguare l'attacco di Pioli e per capire meglio le sue caratteristiche e quelle di altri giocatori arrivati in viola abbiamo chiesto un parere a chi conosce molto bene questi profili. In esclusiva per Violanews.com abbiamo contattato il tecnico Domenico Di Carlo, che ha conosciuto Thereau a Chievo, Benassi a Livorno e ha avuto modo di allenare anche Jaime Baez nella scorsa stagione in Serie B con lo Spezia.

Thereau è l'ultimo arrivato in casa viola. Che caratteristiche ha? Quanto è funzionale alle esigenze della Fiorentina?

"Non utile, utilissimo. Ha grande esperienza e arriva in una squadra viola che ha cambiato molto. Il fatto di essere un giocatore pronto è un vantaggio anche per Pioli, che lo conosce dai tempi del Chievo. Ha qualità e può fare la differenza. Lui è un giocatore completo sotto tutti gli aspetti: è rimasto in società cosiddette medie aspettando il momento importante e farà sicuramente in modo di non lasciarsi scappare l'occasione. Può fare sia la seconda che la prima punta, gli piace spaziare e avere la palla sempre sui piedi, è dotato di un fisico importante e riesce anche ad avere tutte e due le cose".

Secondo lei con il suo innesto Pioli deve cambiare modulo o può continuare a giocare a una punta sola?

"Può giocare perfettamente anche dietro la punta. A sinistra e a destra si adatta un po' nel 4-2-3-1, ma nella zona centrale sa fare il regista offensivo e non dà punti di riferimento".

Lei ha conosciuto anche Benassi nella sua esperienza a Livorno. Come le sembra l'impatto che ha avuto nella Fiorentina?

"Benassi è un centrocampista offensivo, ha tantissima qualità nel tiro e buona nel palleggio. Rispetto a Thereau, però, ha qualità inferiori: il francese è più completo, vede il gioco meglio. Credo che il ruolo migliore per lui sia quello di inserirsi da dietro, mentre giocando nei tre davanti deve trovare i suoi tempi perché ha a che fare con un ruolo un po' diverso. Può essere un'ala di raccordo, ma non pura. Lui è un grandissimo professionista, si impegna e ha 'fame' calcistica: quest'anno ci sono i Mondiali e avrà la capacità di mettersi in mostra nella Fiorentina. Diamogli tempo".

Lei ha avuto modo di allenare anche Jaime Baez, giovane uruguaiano che si è da poco trasferito a Pescara. Come lo ha visto nella sua esperienza a Spezia? Pensa che sia pronto per la Serie A?

"Baez ha una velocità straordinaria, è un sudamericano con caratteristiche europee. Ha solo da crescere ed avere maggiore fiducia in sé, deve trovare la continuità nel gioco e con la testa. Deve essere più concentrato nella conclusione a rete, ma deve migliorarsi lui e chi ne detiene il cartellino, ovvero la Fiorentina. In B ha qualità superiori a molte giocatori, ma deve crescere con la stima".

Mister, lei quando tornerà ad allenare? Ha ricevuto offerte in questo mercato?

"Il campionato è appena iniziato (ride n.d.r). So come funziona ma bisogna avere pazienza anche se è dura non allenare. Sì, ho ricevuto offerte, ma ho preferito aspettare. Per arrivare in Serie A bisogna saper aspettare".

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