Tanti nuovi arrivi in casa Fiorentina in questi ultimi giorni di mercato. L'ultimo delle quali riguarda Cyril Thereau, arrivato nella giornata di ieri dall'Udinese. Il francese va a rimpinguare l'attacco di Pioli e per capire meglio le sue caratteristiche e quelle di altri giocatori arrivati in viola abbiamo chiesto un parere a chi conosce molto bene questi profili. In esclusiva per Violanews.com abbiamo contattato il tecnico Domenico Di Carlo, che ha conosciuto Thereau a Chievo, Benassi a Livorno e ha avuto modo di allenare anche Jaime Baez nella scorsa stagione in Serie B con lo Spezia.
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Di Carlo a VN: “Thereau può fare la differenza in viola. Benassi? Ha fame, diamogli tempo”
In esclusiva ai nostri microfoni il parere di chi ha allenato Benassi, Thereau e non solo
Thereau è l'ultimo arrivato in casa viola. Che caratteristiche ha? Quanto è funzionale alle esigenze della Fiorentina?
"Non utile, utilissimo. Ha grande esperienza e arriva in una squadra viola che ha cambiato molto. Il fatto di essere un giocatore pronto è un vantaggio anche per Pioli, che lo conosce dai tempi del Chievo. Ha qualità e può fare la differenza. Lui è un giocatore completo sotto tutti gli aspetti: è rimasto in società cosiddette medie aspettando il momento importante e farà sicuramente in modo di non lasciarsi scappare l'occasione. Può fare sia la seconda che la prima punta, gli piace spaziare e avere la palla sempre sui piedi, è dotato di un fisico importante e riesce anche ad avere tutte e due le cose".
Secondo lei con il suo innesto Pioli deve cambiare modulo o può continuare a giocare a una punta sola?
"Può giocare perfettamente anche dietro la punta. A sinistra e a destra si adatta un po' nel 4-2-3-1, ma nella zona centrale sa fare il regista offensivo e non dà punti di riferimento".
Lei ha conosciuto anche Benassi nella sua esperienza a Livorno. Come le sembra l'impatto che ha avuto nella Fiorentina?
"Benassi è un centrocampista offensivo, ha tantissima qualità nel tiro e buona nel palleggio. Rispetto a Thereau, però, ha qualità inferiori: il francese è più completo, vede il gioco meglio. Credo che il ruolo migliore per lui sia quello di inserirsi da dietro, mentre giocando nei tre davanti deve trovare i suoi tempi perché ha a che fare con un ruolo un po' diverso. Può essere un'ala di raccordo, ma non pura. Lui è un grandissimo professionista, si impegna e ha 'fame' calcistica: quest'anno ci sono i Mondiali e avrà la capacità di mettersi in mostra nella Fiorentina. Diamogli tempo".
Lei ha avuto modo di allenare anche Jaime Baez, giovane uruguaiano che si è da poco trasferito a Pescara. Come lo ha visto nella sua esperienza a Spezia? Pensa che sia pronto per la Serie A?
"Baez ha una velocità straordinaria, è un sudamericano con caratteristiche europee. Ha solo da crescere ed avere maggiore fiducia in sé, deve trovare la continuità nel gioco e con la testa. Deve essere più concentrato nella conclusione a rete, ma deve migliorarsi lui e chi ne detiene il cartellino, ovvero la Fiorentina. In B ha qualità superiori a molte giocatori, ma deve crescere con la stima".
Mister, lei quando tornerà ad allenare? Ha ricevuto offerte in questo mercato?
"Il campionato è appena iniziato (ride n.d.r). So come funziona ma bisogna avere pazienza anche se è dura non allenare. Sì, ho ricevuto offerte, ma ho preferito aspettare. Per arrivare in Serie A bisogna saper aspettare".
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