Dall’accoppiata Covisoc-Figc (“Non servono a nulla”) alla Serie B (“Perché dobbiamo pagarla noi?”), passando per il San Paolo (“Il progetto è stato consegnato il 15 luglio) e Marco Verrati (“L’ho lasciato al Psg con dispiacere”). Non è la prima volta che a una riunione di Lega, a Milano, Aurelio De Laurentiis regala il momento più movimentato della giornata, spaziando, non senza polemiche, su un po’ tutti i temi caldi del calcio di oggi. A partire, appunto, da tutti i principali campionati: “La A deve essere a 16, basta con squadre che salgono un anno e poi spariscono solo per prendere i soldi dei diritti tv. E poi servono garanzie per evitare casi-Parma”. A questo punto il presidente del Napoli sale di livello, mettendo il movimento-calcio italiano nel mirino: “E’ il risultato di tanti compromessi tra cose sbagliate che ci portiamo dietro da anni. Serve resettare tutto”.
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De Laurentiis: “Serie A a 16 squadre. A marzo capiremo chi vincerà”
Le parole del presidente del Napoli De Laurentiis sul campionato italiano
SALARY CAP IN B E LEGA PRO — Poi tocca alla B: “Perché dobbiamo pagarla noi? Che ci pensasse lo Stato. Quel campionato, così come la Lega Pro, perché devono esistere con i soldi degli altri?. In questi due tornei serve il salary cap. In più bisognerebbe trasferire lì le giovanili. Non sarebbero seconde squadre, piuttosto stabilirei che devono essere tutti italiani in C ed europei in B, con un massimo di 22 anni”. Finalmente, De Laurentiis arriva alla sua creatura: “Il Napoli è sempre stata amata dal popolo, si diverte a giocare senza paura. E finalmente! Forse prima la paura era una scusa degli allenatori precedenti. Quanto a Sarri, sa insegnare e spiegare come massimizzare le loro capacità”. Altro capitolo: il ruolo del regista; “Ho sempre desiderato averne uno, ho lasciato Verratti al Psg con dispiacere. Da febbraio mi interessavo a Valdifiori. E per fortuna abbiamo anche Jorginho. Il top resta Pirlo, che peraltro è l’esempio del senza vergogna visto che se lo scambiano squadre che lottano per lo scudetto da sempre”. Sul mercato di gennaio, invece, solo certezze: “A gennaio chi vado a prendere? Gente che magari disturba perchè gioca poco? Gabbiadini resta e gli proporrò anche un allungamento del contratto”. In chiusura, prima il calcio femminile (“Faccio la squadra del Napoli quando Tavecchio passerà professioniste le donne”), quindi lo scudetto: “Capiremo chi vincerà il titolo a metà marzo, non prima”.
(Gazzetta.it)
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