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Damascelli: “Per gli arbitri conta la personalità”

A Radio Blu interviene il giornalista Tony Damascelli. Queste le sue parole: “Il confronto tra società, giocatori  e arbitri non è mai schietto, né in campo né fuori. La Fiorentina ne …

Redazione VN

A Radio Blu interviene il giornalista Tony Damascelli. Queste le sue parole: "Il confronto tra società, giocatori  e arbitri non è mai schietto, né in campo né fuori. La Fiorentina ne ha pagato le conseguenze ieri, ma Tagliavento è stato il massimo nella giornata. Un arbitro deve essere in forma, e c'è una corrente di pensiero che non è affatto bizzarra di sottoporre anche gli arbitri al controllo antidoping, ma la sua priorità è giudicare e vedere quello che succede in campo. Solo in un secondo momento arriva il fisico. Si nasce arbitri, si è portati a dirigere e gestire, mostrando la propria personalità. L'esempio più clamoroso di ciò che ha dovuto subire la Fiorentina è stato ciò che è successo contro il Napoli con la simulazione di Cuadrado che era rigore. La Fiorentina ieri ha evidenziato una cosa importante, cioè che la qualità premia sempre, nonostante le assenze pensanti. Quando stai bene riesci a battere anche l'arbitro maledetto, e ieri il Genoa poteva anche vincere la partita. Un arbitro dimostra personalità quando ammonisce un giocatore che poi ascolta la sua opinione e torna in posizione. Da noi invece l'arbitro lo si manda a quel paese".