Da reietto ad asso nella manica, da riserva a uomo della provvidenza, ed ora, per una notte, titolare. Juan Manuel Vargas ne ha fatta di strada da quando era stato escluso dal ritiro di Moena, per poi essere reintegrato in rosa quando la trattativa per portarlo a Livorno era ormai naufragata. Il peruviano è riuscito a riconquistare la fiducia di Montella, che dopo poche settimane dal suo arrivo sulla panchina della Fiorentina si era già stufato del carattere del Loco. Non serve, che se ne torni a casa ad allenarsi da solo. Una dura risalita quella dell’ex padrone della fascia sinistra, che dopo oltre un anno, per una sera, si riprenderà il suo posto.
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Da San Siro a San Siro, due anni dopo
Vargas di nuovo titolare, riprende la scalata lì dove si era fermata (COMM.)
Per ritrovare l’ultima presenza dal primo minuto di Vargas con la maglia della Fiorentina bisogna tornare indietro fino al primo Aprile 2011, quando il Chievo giocò uno scherzetto al Franchi, battendo i viola 1-2. In panchina c’era Delio Rossi, in campo Boruc, Marchionni, Montolivo, Amauri e capitan Gamberini. Sembra passata un’era. Già al tempo il rendimento di Vargas era lontano da quello che aveva fatto innamorare i tifosi viola e gli osservatori dei massimi club europei. Ma se gli occhi dei grandi club si sono ormai allontanati dal trentenne peruviano, i tifosi sono disposti anche a perdonare i due anni di assenze e rendimenti deludenti. Al suo rientro contro il Parma un boato accompagnò la sostituzione che sanciva il ritorno di Vargas, perché se è vero che negli ultimi due anni ha creato più scocciature che gioie è anche vero che quando la Fiorentina di Prandelli faceva faville in Champions League il merito era anche dell’ex numero 6.
Dopo un anno e sette mesi dunque sembra arrivata la grande occasione per Juan Manuel Vargas. La sua prima vita in viola si era chiusa pochi giorni prima che Delio Rossi ed Amauri stendessero il Milan a San Siro, e proprio da lì ricomincia oggi. Forse sarà solo una piccola parentesi, d’altronde la maglia da titolare per Vargas è il risultato di una vera e propria emergenza. Ma nonostante tutto, resta un’ottima occasione per il Loco per dimostrare a Montella di meritare ancora fiducia e poter essere utile alla rincorsa Champions della Fiorentina, anche se magari non tornerà mai il toro proprio sui campi della massima competizione europea aveva fatto innamorare Firenze.
FRANCESCO CIANFANELLI
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