12 dicembre 2004, stadio San Siro. La Fiorentina, appena tornata in Serie A, va in trasferta in casa del Milan. Quella rossonera è una squadra stellare: da Maldini a Pirlo, da Seedorf a Shevchenko passando per Crespo e Serginho. Una comitiva inarrestabile che chiuse la stagione al secondo posto e in finale di Champions. Per la squadra del compianto Sergio Buso è una Caporetto annunciata. Proprio per questo, per limitare gli avversari, venne annunciato che una "gabbia" avrebbe contenuto le avanzate del giovanissimo Kakà, già protagonista della Nazionale brasiliana. Un'ira di Dio quando partiva in velocità palla al piede. La strategia prevedeva Luigi Piangerelli a marcarlo con l'aiuto di alcuni compagni. L'esito? Un disastro. La Fiorentina perse per 6-0. Sul tabellino dei marcatori non ci finì il brasiliano. Peccato però che, gli stratagemmi viola bastarono a fermare lui ma non la squadra di Ancelotti.
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Da quella per Kakà alla difesa rossonera. Quando col Milan è questione di… Gabbia
Il compianto Sergio Buso preparò la "gabbia" per Kakà, sabato sera ci sarà un Gabbia nel Milan
Sabato sera al Franchi ci sarà un'altra Gabbia. No panic, stavolta è questione di nome. Si tratta di Matteo, difensore cresciuto nelle giovanili del Milan. Lunedì scorso ha fatto il suo esordio in Serie A contro il Torino subentrando al posto di Kjaer. Stefano Pioli sembra intenzionato a puntare su di lui anche al Franchi, soprattutto perchè Musacchio ancora non è al massimo della condizione. Il giovane centrale si troverà davanti Vlahovic e Chiesa, che non saranno nelle condizioni del primo Kakà, ma sono reduci da una doppietta ciascuno a Genova contro la Sampdoria. Oltre quindici anni dopo la gabbia cambia colore. Chissà che, cambiando l'ordine degli addendi , per una volta non possa essere diverso anche il risultato.
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