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Da Pezzella a Diks, i più e i meno di Fiorentina-Venezia

La rete nel finale di Segre condanna la Fiorentina alla prima sconfitta stagionale

Simone Torricini

Ultima amichevole e prima sconfitta per la Fiorentina versione Moena, colpita nel finale da un gol bellissimo (e data la reazione anche inatteso) a firma di Jacopo Segre. Uno 0-1 che rispecchia parzialmente la prestazione della Fiorentina, penalizzata dalle condizioni del terreno di gioco ma comunque propositiva e vicina al vantaggio in più occasioni. Tra i più in forma, in una gara che comunque non ha visto prestazioni eccezionali tra i viola, Lafont, Chiesa e Pezzella. In ombra un affaticato Diks – dopo una serie di buone gare – ed Eysseric.

LAFONT – Rimedia ad un paio di uscite così così in avvio con una parata decisiva al 22' sul colpo di testa di Zigoni. Alla mezz'ora è ancora attento e neutralizza agilmente il destro di Suciu. Non può nulla sul bolide di Segre nel finale.

CHIESA – Non incide come lo abbiamo visto fare altre volte, ma è comuque da lui che nasce la maggior parte delle occasioni per la Fiorentina. Al quarto d'ora della ripresa si procura il rigore che Vicario para a Veretout, appena dopo aver seminato il panico tra le maglie del Venezia. Va vicino al gol al 20' con un inserimento puntuale sul primo palo. Un pizzico di finalizzazione in più sotto porta e parleremmo di un giocatore perfetto.

PEZZELLA – Qualche rischio in avvio di gara, quando il Venezia prende l'iniziativa con discreta frequenza. Ingannato dal rimbalzo del pallone perde Zigoni in un paio di occasioni, ma dal quarto d'ora in poi sale in cattedra con Hugo e anche grazie al lavoro dei compagni argina gli attaccanti avversari senza difficoltà. All'88' sfiora il gol del vantaggio con un grande stacco su corner. A tutto questo, dettaglio di importanza non secondaria, è da aggiungere un'interpretazione magistrale del ruolo di capitano.

DIKS – Un mezzo passo indietro rispetto alle ultime uscite, ed in particolare rispetto alla gara contro il Verona. Molto timido in fase di possesso e spesso in difficoltà quando la palla la ha il suo dirimpettaio. Esce nel secondo tempo per far spazio all'esordio di Milenkovic. Un calo comprensibile, le ha giocate tutte.

Non rientra tra i migliori Veretout, ma unicamente per via del rigore sbagliato. La sua prestazione – impiegato ancora una volta davanti alla difesa fino all'ingresso di Norgaard – conferma quanto di buono abbiamo potuto vedere nelle scorse settimane. Spento e poco incisivo anche Eysseric, che non riesce quasi mai a creare superiorità numerica e sbaglia entrambi i cross tentati.

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