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Da Mancini a Zaniolo, pochi spiccioli e tanti rimpianti per la Fiorentina

Il giovane trequartista è stato liberato a cuor leggero dalla Fiorentina, come accaduto con Mancini. Il segnale incoraggiante di Venuti

Simone Bargellini

La Fiorentina che punta sui giovani, ne ha lasciati andare alcuni talentuosi a cuor leggero. E adesso si mangia le mani per i propri errori. E' delle ultime ore la notizia dell'acquisto di Niccolò Zaniolo da parte dell'Inter. Il trequartista classe '99 si è messo in luce con la maglia dell'Entella, con cui ha collezionato 7 presenze in Serie B, dopo esser stato mandato via dalla Fiorentina meno di un anno fa. Anche in malo modo, almeno a sentire il diretto interessato (LEGGI QUI). Adesso il club viola riceverà 400mila euro come percentuale concordata con l'Entella sulla cessione da 2 milioni, per un ragazzo che era finito nel mirino anche della Juventus e di alcuni club stranieri, fino all'affondo dei nerazzurri che aggregheranno Zaniolo al ritiro dove sarà valutato da Spalletti.

Un clamoroso errore di valutazione da parte della Fiorentina, purtroppo non l'unico degli ultimi tempi. L'estate scorsa a fare scalpore fu il "caso Capezzi", lasciato al Crotone per 800mila euro (poi rivenduto dopo un mese alla Sampdoria per il doppio), ma oggi i rimpianti sono soprattutto per Zaniolo e per Gianluca Mancini, difensore classe '96 non controriscattato dal Perugia per 150mila euro, poi acquistato dall'Atalanta per 1,5 milioni: tra pochi giorni si aggregherà alla squadra di Gasperini e nel club bergamasco viene considerato l'erede di Caldara.

Quest'anno invece la Fiorentina si è mossa in modo diverso con Lorenzo Venuti, cautelandosi con un rinnovo di due anni rispetto alla precedente scadenza 2019 (LEGGI). Il terzino classe '95 rimarrà al Benevento per completare il suo processo di crescita, in Serie A, e poi tornare magari un domani a vestire la maglia viola (oppure diventare una pedina preziosa per il mercato).

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