In meno di un anno è cambiato tutto in casa Fiorentina. Un'osservazione - lo sappiamo - che, in quanto a scarsa originalità, se la gioca con quella dell'Antitrust sui diritti tv (LEGGI). Ma stavolta non parliamo del campo, della squadra rivoluzionata, del 'miracolo' di Montella e della rinascita di Ljajic, bensì degli scenari di mercato che, certamente, sono connessi al nuovo corso tecnico viola. Siamo andati a riprendere qualche giornale e qualche articolo di mercato di metà aprile dello scorso anno. Kuyt e Chamakh sembravano gli obiettivi principi, Hernandez del Palermo sembrava già tanto, qualcuno citava Cavenaghi e Ibarbo, mentre Luuk de Jong era praticamente un sogno proibitivo. Riletti dopo dodici mesi, si può constatare che erano quasi tutti solo rumors, ma c'è anche da dire che il contesto era decisamente incerto per una Fiorentina invischiata nella lotta salvezza, senza il nuovo direttore sportivo e - di lì a pochi giorni - anche senza allenatore. Al di là dei singoli nomi, però, la sensazione era che il club viola non potesse neanche ambire (per mezzi economici ma anche per appeal) a giocatori più o meno "importanti".
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Da Kuyt a Gomez, l’asticella è sempre più alta
Obiettivi sempre più ambiziosi: sognare il grande colpo ora si può (COMM.)
Oggi l'asticella si è molto alzata. I nomi che vengono accostati alla Fiorentina sono quelli di Mario Gomez, Aubameyang, Negredo, Chicharito Hernandez, persino Fernando Torres, bomber di razza che giocano ai massimi livelli. Da qui a prenderne qualcuno, certo, il passo è enorme e magari nessuno di questi vestirà realmente la maglia viola, anche se Pradè e Macia hanno già dimostrato di saper mettere a segno operazioni ambiziose ed economicamente ai limiti del proibitivo. Sembrava impossibile arrivare a Giuseppe Rossi, far rientrare Aquilani (che al Liverpool guadagnava 4 milioni) nel tetto ingaggi o strappare alla concorrenza Borja Valero. E ancora di più sembrava un'utopia portare a Firenze, dove c'erano macerie di due anni disastrati, un bomber di spessore internazionale, militante in uno dei club più importanti del mondo come Berbatov, che invece - come ben sappiamo - è arrivato a pochi centimetri dall'aeroporto di Peretola. Ecco perchè c'è da star certi che i due uomini mercato punteranno ancora più in alto quest'anno per rinforzare la squadra viola, soprattutto in attacco nel caso in cui Jovetic venga ceduto (e porti 30 milioni). Con questa Fiorentina, che si è ricostruita un'immagine diventando quasi un modello, che si appresta a disputare le Coppe Europee e che disporrà, quindi, pure di un budget superiore, sognare un grande colpo si può. Soprattutto se arrivasse la Champions.
SIMONE BARGELLINI
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