In Italia il cognome Rossi ha superato la quota di 40.000 unità. Una cifra sufficiente a riempire l’intero Stadio Artemio Franchi. Pepito d’America non è il primo dei Rossi che entra a far parte della Fiorentina. Sono tre i suoi predecessori ma nessuno viene ricordato a per le sue gesta epiche. Il primo dei suddetti fu il centrale difensivo Federico nelle stagioni comprese tra il 1982 e il 1984. Il ricciolo di Fidenza era una seconda linea, davanti a lui aveva giocatori del calibro di Passarella, Pin e Contratto. In seguito è passato all’Udinese mentre oggi si è affermato in Lega Pro in qualità di secondo allenatore del Pergocrema.
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Da Federico a Pepito: tutti i Rossi della Fiorentina
Sono quattro in tutto, nessuno ha lasciato un segno indelebile
Chi ha vissuto il dramma del fallimento della Fiorentina nel 2002 non può certo dimenticare Marco Rossi allora giovane di belle speranze. Il ragazzo fu accusato a più riprese di non avere a cuore le sorti di quella squadra che viveva gli spettri di un finale drammatico. Nel Gennaio 2002 insieme a Nuno Gomes il buon Marco cercò di far fallire con anticipo la società per un mancato pagamento di premi partite stimato in 50 milioni di lire. Dopo un'esperienza al Como si è stabilito al Genoa dove è diventato un punto fermo e ha vissuto la retrocessione in C1 per vicende giudiziarie, senza cercare vie di fuga questa volta.
Terzo ed ultimo Rossi, prima di Pepito, l’allenatore Delio. Giunto a Firenze a furor di popolo nel Novembre 2011 non riuscì a migliorare particolarmente l’andamento della squadra fino ad allora condotta da Siniša Mihajlović. Fu allontanato dalla società per lo spiacevole episodio contro Ljajic durante la gara col Novara. Si ricordano tuttavia i successi della sua squadra a Milano e Roma, fondamentali per la salvezza finale. Forse riduttivo ricordare solo per quel gesto un uomo che pochi giorni fa si è commosso parlando proprio della Fiorentina. (Clicca qui per leggere le sue parole)
All’ultimo arrivato Pepito il compito di sfatare il tabù che non ha permesso ai tre Rossi precedenti di rimanere a lungo a Firenze ottenendo successi memorabili. Il talento dell'italo-americano non ha bisogno di presentazioni, solo la Dea Bendata e il lavoro potranno permettergli di conseguire quest'obiettivo.
STEFANO ROSSI
twitter: @StefanoRossi_
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